mercoledì 27 marzo 2013
​Revocate le nomine ai due assessori siciliani. Oggi le scuse del governatore al Parlamento. «Gravi e inaccettabili» le parole del Maestro. Sullo scienziato: «Parlava di raggi cosmici, sarebbe stato meglio utilizzarlo come esperto». (A.Guglielmino)  
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Altri tempi, quelli delle invettive poetiche (che ben conoscevano anche gli antichi greci). Altri tempi (era il 1991) quando Franco Battiato poteva cantare alla sua «Povera patria» e denunciare: «Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni». Oggi che dei governanti (siciliani) il Maestro faceva parte, le sue affermazioni dei giorni scorsi sul parlamento italiano (con cui usava espressioni pesanti per dare delle "donne in vendita" alle parlamentari - precisando poi di essersi riferito «a passate esperienze parlamentari») sono risultate «gravi e inaccettabili» per il suo presidente, il governatore della Sicilia Rosario Crocetta, che oggi ha rivolto a Roma le scuse del suo governo «per le affermazioni, certamente non istituzionali e offensive», del suo assessore al Turismo ieri da Bruxelles, e stamattina ha sollevato dall'incarico l'assessore al Turismo-cantante, insieme all'altro "big" dell'esecutivo regionale, lo scienziato-assessore ai Beni culturali Antonio Zichichi. «Quando si sta nelle istituzioni - ha detto Crocetta oggi all'Ars, l'Assemblea dell'isola - si rispettano e si rispetta la dignità delle istituzioni medesime e, nel caso di Battiato sicuramente si è andati ben oltre e si è violato il principio della sacralità delle stesse. Siamo orgogliosi di appartenere al popolo italiano e di avere un Parlamento - prosegue Crocetta - l'espressione della sovranità del popolo e della partecipazione dei cittadini alla vita democratica. Quando si offende il Parlamento, si offende tutto il popolo italiano e ciò non è consentito a nessun componente delle istituzioni. Mi dispiace veramente molto, sono addolorato». Crocetta ha anche lodato le figure di Laura Boldrini e Piero Grasso, «impegnati nel profondo per rinnovare il Paese», e ha invitato il presidente del Senato a Palermo (visita ufficiale che la seconda carica dello Stato ha concesso e fissato per venerdì).Per quanto riguarda Zichichi, la decisione di Crocetta è la conclusione di un malessere manifestato da tempo. Che di recente ha detto: «Zichichi è uno scienziato e probabilmente il trasferimento di queste sue conoscenze non ha funzionato, mancano gli elementi di connessione: credo sia più adatto a un incarico tecnico più che politico. Ha trasmesso delle belle idee e potrebbe dare un grande supporto. Ma serve una figura tecnica e pragmatica per governare un assessorato che rilascia concessioni o le blocca». Una frase che ha perso la sua moderazione nella dichiarazione di oggi all'Ansa: «Di Zichichi non se ne poteva più, bisognava lavorare e invece lui parlava di raggi cosmici. Forse, sarebbe stato meglio utilizzarlo come esperto». Forse sì. Intanto, come canta Battiato, questo Paese è devastato dal dolore e la primavera tarda ad arrivare.
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