martedì 23 novembre 2010
Maggioranza due volte sotto alla Camera sul voto di un articolo della ratifica delle modifiche al Trattato della Ue: il Fli ha votato con Udc, Pd e Idv. Il testo ora passa al Senato. Bocchino: no condizioni per fiducia. Bersani: se si vota vinciamo. Vendola: primarie subito.
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«Per quanto riguarda le questioni all'interno del Popolo della Libertà, conto di affrontarle quanto prima, con la consueta disponibilità a prendere in considerazione le varie opinioni. Nel frattempo invito tutti al senso di responsabilità, alla sobrietà, al rispetto dei nostri militanti e dei nostri elettori che non approvano certo personalismi ed esibizionismi». Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio, Silvio  Berlusconi.«Il governo ha messo a punto il Piano per il Mezzogiorno, che sarà approvato nel prossimo Consiglio dei ministri. Dopo aver varato nelle scorse settimane la legge sulla stabilità finanziaria, già approvata dalla Camera, il federalismo fiscale e il Piano per la sicurezza, il governo incurante degli attacchi e delle polemiche, continua a lavorare con ottimi risultati sia in politica interna che in politica estera», afferma ancora il premier.MARONI, AL VOTO ANCHE CON FIDUCIA FRAGILE«Se non otteniamo la fiducia oppure la otteniamo in entrambe le Camere, ma molto fragile, l'unica soluzione è tornare alla urne». Lo afferma il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, alla presentazione del libro di Bruno Vespa Il cuore e la spada.MAGGIORANZA SOTTO. FINIANI: NIENTE FIDUCIASì pressoché unanime (con due astensioni e due voti contrari) dell'Aula della Camera alla ratifica delle modifiche al Trattato dell'Unione europea che assegna all'Italia un seggio supplementare del Parlamento europeo. Il testo, che passa al Senato, è sostanzialmente quello approvato in commissione: la maggioranza è stata battuta due volte a voto segreto sull'articolo 4 che cambiava il criterio di ripartizione dei seggi diversamente da quanto deciso in commissione con il voto determinante di Fli. «Speriamo che in Senato ci sia più saggezza», ha detto Andrea Orsini del Pdl.MAGGIORANZA SOTTO DUE VOLTEMaggioranza battuta per la seconda volta nell'Aula della Camera sull'articolo 4 della ratifica delle modifiche al Trattato dell'Unione europea che assegna all'Italia un seggio supplementare del Parlamento europeo. Dopo che, a scrutinio segreto, era stato respinto un suo emendamento all'articolo 4, la maggioranza aveva dato indicazione per votare contro l'articolo nel suo complesso "evitando un vulnus", come aveva spiegato Andrea Orsini (Pdl). Ma al momento del voto, l'articolo (anche in questo caso a scrutinio segreto) è passato con 292 sì, 250 no e un astenuto. Fli ha votato con Udc, Pd e Idv.L'emendamento tendeva a ripartire nuovamente i voti, inizialmente previsti per 72 seggi, per 73, quanti sono i seggi attualmente assegnati all'Italia nell'Emiciclo di Strasburgo. In questo modo, il seggio in più sarebbe andato al Pdl e non all'Udc come previsto in seguito all'approvazione in commissione, la scorsa settimana, di un emendamento dell'opposizione. Per battere la maggioranza a scrutinio segreto è stato determinante il voto dei deputati di Fli, allineato con quelli di Pd, Idv e Udc.
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