venerdì 5 luglio 2019
Sette arresti e 18 denunce a minori che organizzavano risse in pieno centro, aggredendo e pestando coetanei e poi pubblicando i video su una chat riservata
Un'aggressione in piazza in uno dei video messi on line dalla baby gang

Un'aggressione in piazza in uno dei video messi on line dalla baby gang

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Si davano appuntamento in piazza per picchiarsi. "Allora alle 4 si jumpa?" è uno dei messaggi scoperti nella chat di una baby gang di Cremona, che poi nella pagina Instagram "Cremona.dissing" (un termine che in slang afro-americano significa "senza rispetto") pubblicava i video delle risse provocate ad arte nella centralissima Piazza Marconi.

"Dissing Cremona" cioè "senza rispetto"

I carabinieri di Cremona hanno eseguito 7 ordinanze di custodia cautelare (di cui 4 in carcere) a carico di ragazzi tra i 15 e i 18
anni che, con altri 18 denunciati, avevano trasformato alcune vie e piazze della città in veri e propri ring, dove si davano appuntamento grazie ai social per scontrarsi tra loro o per aggredire altri giovanissimi. Decine gli episodi di violenza documentati ai danni di studenti cremonesi con danneggiamenti, vandalismo, atti persecutori, lesioni, spaccio di sostanze stupefacenti, anche rapine e tentate estorsioni, spesso al solo scopo di divertirsi o di sfuggire alla noia. Lo schema era prestabilito: la provocazione verbale di uno della banda nei confronti della vittima designata, una reazione da parte di quest'ultima e quindi la "vendetta", ovvero un attacco di gruppo a suon di pugni. Comportamenti sempre più cruenti e distruttivi tanto da richiamare l'efferatezza delle gang latine.

Violenza per scacciare la noia

Le indagini erano cominciate su segnalazione di professori, presidi e molti genitori preoccupati. Il "branco" aveva accesso anche a una chat riservata che era diventata un "palcoscenico" in cui vantarsi delle proprie imprese, anche come sfida aperta alle autorità, e per essere rinforzati dai "mi piace" della Rete che rendeva i bulli ancora più onnipotenti. Piazza Marconi veniva descritta esplicitamente come un luogo per incontri di boxe, con la scritta in inglese "questo ring è per uomini veri". I ragazzi usavano poi un gergo interno secondo il quale, ad esempio, "jumpare" significava "saltare addosso" a qualcuno.

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