mercoledì 1 dicembre 2021
Il via libera dell'Agenzia italiana del farmaco per la fascia 5-11 anni. Due dosi di Pfizer "ridotte" a 3 settimane di distanza. E in Sicilia obbligo di mascherine all'aperto
Vaccinazione

Vaccinazione - Ansa

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La comparsa della varante Omicron ha creato uno stato di allarme generalizzato. E i governi cercano di accelerare la terza vaccinazione per aumentare la protezione di gregge dal virus. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha fatto sapere via Twitter che da oggi la terza dose, di richiamo, del vaccino può essere somministrata a tutti coloro che hanno compiuto di 18 anni.

E a Palermo, da questo giovedì 2 dicembre, sarà possibile vaccinarsi anche dai barbieri e dai parrucchieri, grazie alla disponibilità dei medici del team del commissario per l'emergenza.

Sempre in Sicilia, nelle prossime 24 ore diventerà obbligatorio l'uso delle mascherine anche all'aperto. Lo ha deciso il governatore, Nello Musumeci, che ha firmato la relativa ordinanza.

Vaccino obbligatorio?

Il tema, scivoloso per la politica dove non molti sono disponibili a inoltrarsi su questo terreno nonostante le ripetute dichiarazioni della sicurezza assoluta dei vaccini, è ritornato prepotentemente di attualità. Ad affrontarlo è stata la presidente della Commissione europea, Ursula von der Layen.

"Fino a due o tre anni fa non lo avrei mai pensato ma è tempo di discutere sull'obbligo vaccinale - ha detto -. Ringrazio il Sudafrica per la velocità con cui ci hanno avvertiti su Omicron. Ci hanno dato l'opportunità di agire velocemente. L'Oms considera Omicron ad alto rischio, non conosciamo tutto di Omicron, ma sappiamo abbastanza da essere preoccupati. È una corsa contro il tempo".

Abbiamo "1/3 della popolazione europea che non è vaccinata. Si tratta di tante persone. Non tutti possono essere vaccinati ma la stragrande maggioranza può e quindi è comprensibile e opportuno avere il dibattito adesso su come pensare a introdurre un vaccino obbligatorio in Ue", ha sottolineato von der Leyen.

Anche in Israele si parla di rendere obbligatorio il vaccino anti-Covid anche alla luce delle minacce poste dalla variante Omicron. Il direttore del Comitato governativo di lotta alla pandemia, il professor Salman Zarka, sostiene che "l'approccio in Israele è la mia opinione, più permissivo, più inclusivo e concede più
tempo alle persone per prendere le proprie decisioni. Ma questo ha un prezzo. Penso che occorra esaminare tutte le opzioni, compresa quella di rendere obbligatoria la vaccinazione in Israele".

Il vaccino Pfizer per i bambini disponibile dal 13 dicembre

"Le dosi del vaccino Pfizer per i bambini saranno pronte dal 13 dicembre", ha annunciato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen nella conferenza stampa sull'emergenza Covid.

Via libera dell'Aifa ai vaccini per i bambini dai 5 agli 11 anni

L'annuncio arriva proprio nel giorno in cui l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha dato il via libera alla vaccinazione anti-Covid per la fascia pediatrica dei bambini tra 5 e 11 anni. La vaccinazione avverrà con due dosi del vaccino Pfizer, in formulazione specifica e un terzo del dosaggio, a tre settimane di distanza. L'Aifa suggerisce l'adozione di percorsi vaccinali, quando possibile, "adeguati all'età".

I pediatri italiani danno il via libera. "Nel complesso, ci sentiamo di raccomandare la vaccinazione nei bambini tra 5 e 11 anni in quanto capace di prevenire casi severi, sia pur rari, dovuti direttamente al virus o alle sue complicanze infiammatorie, di ridurre disagi per gli stessi bambini e alle loro famiglie e di aumentare in generale i loro gradi di libertà. La raccomandazione è ancora più forte se il bambino soffre di patologie croniche, e se convive o ha contatti stretti con adulti anziani o fragili", scrivono i pediatri nel documento pubblicato sul sito della Società italiana di pediatria (Sip). "Le controindicazioni sono rarissime - sottolineano - e riguardano soggetti con malattie immunomediate. In questi casi è opportuno rivolgersi agli specialisti che seguono il bambino".




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