lunedì 8 marzo 2021
Terapie intensive +95, ricoveri ordinari +687. A Brescia rianimazione occupata oltre il 90%. Via libera ad AstraZeneca anche per gli over 65. Il premier: aspettare il proprio turno per vaccinarsi
Superati i 100mila morti. Oggi 318 e 13.902 casi. Draghi: piano vaccini accelera

Ansa

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Con i 318 decessi registrati nell'ultima giornata, le vittime ufficiali di Covid-19 in Italia hanno superato la soglia psicologica delle 100mila. Il bollettino dl ministero della Salute riporta altri 13.902 contagiati su 184.684 tamponi (90mila in meno rispetto a ieri). Un dato al ribasso, come avviene ogni lunedì. Il tasso di positività è in lievissimo calo, dal 7,6 al 7,5%. Il computo totale dei decessi è 100.103. Ieri le vittime erano state 207.

In netto aumento i ricoveri: le terapie intensive sono 95 in più (ieri +34), e salgono a 2.700 (con 231 ingressi del giorno), mentre i ricoveri ordinari crescono di 687 unità (ieri +443), per un totale di 21.831.

La regione con più nuovi casi oggi è l'Emilia Romagna (+2.987), seguita da Lombardia (+2.301), Campania (+1.644), Piemonte (+1.214) e Lazio (+1.175). Il totale dei casi sale a 3.081.368. I guariti sono 13.893 (ieri 13.467), e sono oltre due milioni e
mezzo, per l'esattezza 2.508.732. Torna a calare leggermente il numero delle persone attualmente positive, 329 in meno (ieri +7.050): ora sono 472.533. Di questi, 448.002 sono in isolamento domiciliare.

Agli Spedali civili di Brescia continuano ad aumentare i ricoveri. Nella giornata di venerdì erano 401 i posti letto occupati: ad oggi sono 431 i pazienti ricoverati, di cui 35 in terapia intensiva. "Il tasso di saturazione in terapia intensiva (che nel resto della Lombardia è del 40%) si è assestato da circa 5 giorni ad oltre il 90%, nonostante la regolare apertura di nuovi posti" fa sapere la direzione del Civile.

Sul fronte delle misure, dal 10 marzo passano in zona rossa in Toscana il comune di Viareggio (Lucca) e nelle Marche le province di Fermo e di Pesaro e Urbino. In Veneto nei Distretti sanitari di Alta Padovana, Asolo e Veneto Orientale le classi dalla seconda media in su torneranno in didattica a distanza, per il superamento dell'incidenza di 250 nuovi contagi ogni 100 mila abitanti.

I dati del Covid in Italia

Draghi: ogni vita conta, scelte meditate ma rapide

"Ci troviamo tutti di fronte, in questi giorni, a un nuovo peggioramento dell'emergenza sanitaria. Ognuno deve fare la propria parte nel contenere la diffusione del virus. Ma soprattutto il governo deve fare la sua. Anzi deve cercare ogni giorno di fare di più. La pandemia non è ancora sconfitta ma si intravede, con l'accelerazione del piano dei vaccini, una via d'uscita non lontana. Voglio cogliere questa occasione per mandare a tutti un segnale vero di fiducia. Anche in noi stessi". Così il premier, Mario Draghi, in un videomessaggio alla Conferenza 'Verso una Strategia Nazionale sulla parità di genere', promossa dalla Ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti.

"Nel piano di vaccinazioni, che nei prossimi giorni sarà decisamente potenziato, si privilegeranno le persone più fragili e le categorie a rischio. Aspettare il proprio turno è un modo anche per tutelare la salute dei nostri concittadini più deboli".

"Il nostro compito, e mi riferisco a tutti i livelli istituzionali - ha detto Monti - è quello di salvaguardare con ogni mezzo la vita degli italiani e permettere al più presto un ritorno alla normalità. Ogni vita conta. Non perdere un attimo, non lasciare nulla di intentato, compiere scelte meditate, ma rapide. Non voglio promettere nulla che non sia veramente realizzabile".

Via libera ad AstraZeneca anche agli over 65

Via libera del ministero della Salute all'utilizzo del vaccino anti-Covid di AstraZeneca anche nei soggetti sopra i 65 anni di età, esclusi però i soggetti "estremamente vulnerabili" per particolari patologie, che sono a rischio di contrarre forme gravi di Covid. Lo prevede la circolare "Utilizzo del vaccino COVID-19 VACCINE ASTRAZENECA nei soggetti di età superiore ai 65 anni" firmata dal direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza.

"Ulteriori evidenze scientifiche resesi disponibili - si spiega nella circolare del ministero della Salute - non solo confermano il profilo di sicurezza favorevole relativo al vaccino ma indicano che, anche nei soggetti di età superiore ai 65 anni, la somministrazione del vaccino di AstraZeneca è in grado d'indurre significativa protezione sia dallo sviluppo di patologia indotta da SARS-CoV-2, sia dalle forme gravi o addirittura fatali di COVID-19".

Sulle basi di tali considerazioni, si sottolinea, "anche in una prospettiva di sanità pubblica connotata da limitata disponibilità di dosi vaccinali e alla luce della necessità di conferire protezione a fasce di soggetti più esposti al rischio di sviluppare patologia grave o addirittura forme fatali di COVID-19, il gruppo di lavoro su SARS-CoV-2 del Consiglio Superiore di Sanità ha espresso parere favorevole a che il vaccino AstraZeneca possa essere somministrato anche ai soggetti di età superiore ai 65 anni".

"Tale indicazione - si legge nella circolare - non è da intendersi applicabile ai soggetti identificati come estremamente vulnerabili in ragione di condizioni di immunodeficienza, primitiva o secondaria a trattamenti farmacologici o per patologia concomitante che aumenti considerevolmente il rischio di sviluppare forme fatali di COVID-19 (cfr. allegato 3 della nota protocollo 0005079-09/02/2021-DGPRE). In questi soggetti, si conferma l'indicazione a un uso preferenziale dei vaccini a RNA messaggero".

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