venerdì 16 aprile 2021
Ma in 5 regioni l'Rt è superiore a 1, il più alto in Sardegna. Terapie intensive ancora occupate al 39%, ben oltre la soglia critica
L'Rt in calo a 0,85, la Campania verso l'arancione

Ansa

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Venerdì, giorno di bilanci sul fronte dell'emergenza Covid. Questa mattina si è riunita la Cabina di regia, con i tecnici dell'Istituto superiore della sanità e il ministero della Salute, per fare il punto sui dati settimanali. E i primi che emergono del Monitoraggio Iss-ministero inducono a una, sia pur cauta, speranza. Scende ancora il valore dell'Rt (l'indice di trasmissibilità del contagio): la media nazionale passa a 0,85. In leggera, faticosa discesa anche l'incidenza (il numero dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti), che si attesta a 182.

L'Rt la scorsa settimana era 0,92: la soglia critica è 1, oltre la quale si rischia una diffusione incontrollata. E sono 5 le regioni che hanno ancora un Rt sopra 1: il più alto è in Sardegna.

L'incidenza la scorsa settimana era 185, dunque il calo è veramente minimo: qui la soglia critica è fissata a 50 (quella per la zona rossa a 250) e dunque la strada da fare è ancora tanta, come si vede dal bollettino quotidiano che anche ieri segnava oltre 16mila nuovi casi.

Terapie intensive occupate al 39%. Sopra la soglia critica 14 regioni

Nella bozza del Monitoraggio si legge che il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale resta sopra la soglia critica (39%, la soglia è il 30%) anche se il numero dei ricoverati in rianimazione è diminuito, passando da 3.743 (6 aprile) a 3.526 (13 aprile). Anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale resta sopra la soglia critica (41%, soglia al 40%) ma è in diminuzione, con i ricoverati passati da 29.337 (6 aprile) a 26.952 (13 aprile).

Rimane alto il numero di regioni che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o in aree mediche sopra la soglia critica (14 Regioni contro le 15 della settimana precedente).

Rischio alto solo per la Calabria, ma altre 4 lo sfiorano

Nell'ultima settimana si osserva un'ulteriore diminuzione del livello generale del rischio, con una regione (Calabria) che ha un livello di rischio alto, 16 con una classificazione di rischio moderato (di cui quattro ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e tre (Abruzzo, Campania, Veneto) e una provincia autonoma (Bolzano) che hanno una classificazione di rischio basso.

Cinque regioni o provincie autonome hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, la Sardegna ha una trasmissibilità Rt compatibile con uno scenario di tipo 3, mentre Sicilia e Valle d'Aosta hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2.

Campania verso l'arancione, tre regioni ancora rosse

Sulla base dei dati del Monitoraggio, la Cabina di regia dovrebbe esprimersi oggi sui colori dell regioni. L'indicazione potrebbe essere quella di lasciare Val d'Aosta, Puglia e Sardegna ancora in rosso, mentre la Campania virerebbe da rosso ad arancione raggiungendo tutte le altre, anche se 13 regioni avrebbero dati da giallo (fascia cancellata fino a fine aprile). La Sardegna era entrata la scorsa settimana nella fascia di rischio più alta.

Puglia e Val d'Aosta rimangono in rosso per l'alta incidenza, superiore alla soglia dei 250 nuovi casi settimanali su 100mila abitanti, mentre la Sardegna deve aspettare almeno un'altra settimana a causa dell'Rt superiore a 1 La Campania aspira alla zona arancione, con Rt e incidenza tornati (anche se non di molto) sotto soglia. Valori da potenziale zona gialla per Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, Umbria e Veneto, che dovranno comunque aspettare le decisioni governative delle prossime settimane.

Alle 15 conferenza stampa di Draghi

Intanto c'è attesa per la conferenza stampa che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, terrà alle 15 presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio. Alla Cabina di regia di stamani, presieduta dal premier Mario Draghi, partecipano anche il coordinatore del Cts Franco Locatelli e il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro.

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