martedì 14 settembre 2021
La circolare del ministero della Salute: dose addizionale dopo almeno 28 giorni, un'eventuale dose "booster" dopo almeno sei mesi dall'ultima
A chi andrà la terza dose e quale vaccino sarà

Ansa

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Sono dieci le categorie di pazienti che potranno ricevere una terza dose "addizionale" di vaccino anti-Covid: trapiantati di organo solido in terapia immunosoppressiva; trapianto di cellule staminali ematopoietiche; attesa di trapianto d'organo; terapie a base di cellule T; patologia oncologica; immunodeficienze primitive; immunodeficienze secondarie; dialisi e insufficienza renale cronica grave; pregressa splenectomia; Aids. Lo stabilisce la circolare del ministero della Salute.

La dose addizionale andrà somministrata dopo almeno 28 giorni dall'ultima. Si potrà utilizzare uno qualsiasi dei 2 vaccini mRNA autorizzati: Pfizer a partire dai 12 anni e Moderna a partire dai 18.

"Facendo seguito al parere del Comitato tecnico scientifico" per l'emergenza coronavirus, e "tenuto conto del parere" dell'Agenzia italiana del farmaco "Aifa, nell'ambito della campagna vaccinale anti Sars-CoV-2/Covid-19 sarà possibile considerare la somministrazione di dosi addizionali (come parte di un ciclo vaccinale primario) e di dosi booster (come richiamo dopo un ciclo vaccinale primario)", spiega il ministero della Salute nella circolare.

Per dose addizionale, si legge, "si intende una dose aggiuntiva di vaccino a completamento del ciclo vaccinale primario, somministrata al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria". Per dose "booster", invece, "si intende una dose di richiamo dopo il completamento del ciclo vaccinale primario, a distanza di un determinato intervallo temporale, somministrata al fine di mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria, in particolare in popolazioni connotate da un alto rischio, per condizioni di fragilità che si associano allo sviluppo di malattia grave, o addirittura fatale, o per esposizione professionale". La dose "booster" potrà essere somministrata dopo almeno sei mesi dall'ultima dose.

Al momento, in base alle indicazioni del CTS, precisa la circolare, "si considera prioritaria la somministrazione della dose addizionale nei soggetti trapiantati e immunocompromessi".

Ferma restando la priorità del raggiungimento di un'elevata copertura vaccinale con il completamento dei cicli attualmente autorizzati, "sarà definita la strategia di somministrazione di una dose "booster" di vaccino a m-RNA (Comirnaty di BioNTech/Pfizer e Spikevax di Moderna) in favore di ulteriori gruppi target, a cominciare da quelli sopra menzionati, tenendo conto delle evidenze scientifiche e dell'evoluzione dello scenario epidemiologico".

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