giovedì 2 dicembre 2021
I numeri settimanali del Gimbe: crescono contagi e decessi. L'amministratore delegato di Pfizer: "È probabile che ci sarà bisogno di vaccinazioni annuali contro il Covid per molti anni a venire"
Dal 16 dicembre al via le vaccinazioni per i bambini

Ansa

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È probabile che ci sarà bisogno di vaccinazioni annuali contro il Covid per molti anni a venire. Così si è epresso l'amministratore delegato di Pfizer Albert Bourla in un'intervista alla Bbc, spiegando che sarebbe necessario per mantenere un "livello di protezione molto elevato". Bourla, che ha parlato con la Bbc prima dell'emergere della variante Omicron, ha affermato che Pfizer aveva già realizzato vaccini aggiornati in risposta alle varianti Beta e Delta, ma che non erano statI necessari. E l'azienda ora sta lavorando a un vaccino aggiornato in risposta alla variante Omicron che potrebbe essere pronto in 100 giorni. Nel contempo arriva la notizia della data di avvio per la vaccinazione pediatrica in Italia: sarà il 16 dicembre. Lo ha reso noto la struttura commissariale presieduta dal generale Francesco Paolo Figliuolo. Con la recente approvazione dell'Aifa circa l'utilizzo del vaccino per la fascia di età 5-11 anni, la struttura commissariale ha programmato la distribuzione a dicembre di altre 1,5milioni di dosi pediatriche di vaccino mRNA -Pfizer - viene spiegato - le dosi rappresentano una prima tranche che sarà poi integrata a gennaio e saranno rese disponibili a partire dal 15 dicembre, in modo che tutte le strutture vaccinali delle Regioni/Province autonome, saranno in grado di procedere alla vaccinazione dei bambini a partire dal giorno 16 dicembre.

Sono cresciute nella settimana dal 24-30 novembre, le somministrazioni di vaccini anti Covid: sono state oltre 1,9 milioni, con una media giornaliera di 306.445. Decollano in particolare le terze dosi, che vedono un +52,5% rispetto alla settimana precedente, affiancate da prime dosi di nuovo in crescita e che vedono un balzo del 34,7%. Stando ai dati del nuovo monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe, al primo dicembre (ore 6.15) erano state somministrate 6.543.004 terze dosi, con un tasso nazionale di copertura del 31,8% ma con nette differenze regionali: si va dal 21,6% del Friuli-Venezia Giulia al 44,5% del Molise. Va precisato come riporta lo stesso Gimbe che si sono comunque ancora 6,8 mln di persone e 2,6 mln (2,57 per l'esattezza) di over 50 sono senza alcuna copertura.

Dopo due settimane di stabilizzazione intorno a quota 127mila, nell'ultima settimana il numero dei nuovi vaccinati è salito a 168.377 (+31,5%). Tuttavia, dei 6,8 milioni di persone non vaccinate crescono troppo lentamente due fasce che preoccupano: da un lato 2,57 milioni di over50 ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione, dall'altro 1,16 milioni nella fascia 12-19 che influiscono negativamente sulla sicurezza delle scuole.


Sempre stando ai dati della fondazione Gimbe tra il 24 e il 30 novembre sono cresciuti del 25,1% i nuovi casi di Covid-19 e, di pari passo anche la pressione sugli ospedali ha visto un aumento, segnando +13,7% di ricoveri in reparto e +22% di ricoveri in terapia intensiva. Viene sottolineata anche una crescita del 14% dei decessi, che sono stati 498 in 7 giorni. "Da sei settimane consecutive - ha spiegato Nino Cartabellotta, presidente Gimbe - continuano ad aumentare i nuovi casi settimanali con una media giornaliera più che quintuplicata: da 2.456 il 15 ottobre a 12.345 il 30 novembre".

Aumenta la pressione sugli ospedali: in termini assoluti, nell'ultima settimana, si registrano 630 ricoveri in più nei reparti di area medica, 123 in più nelle terapie intensive. "Sul fronte ospedaliero - afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe - si registra un ulteriore incremento dei posti letto occupati da pazienti covid: rispetto alla settimana precedente +13,7% in area medica e +22% in terapia intensiva".
A livello nazionale, al 23 novembre, il tasso di occupazione è del 9% in area medica e dell'8% in area critica, con notevoli differenze regionali: la soglia del 15% per l'area medica e del 10% per l'area critica risultano entrambe superate nella Provincia Autonoma di Bolzano (rispettivamente 20% per l'area medica e 11% per l'area critica) e in Friuli-Venezia Giulia (rispettivamente 23% per l'area medica e 14% per l'area critica); inoltre, in area medica si colloca sopra soglia la Valle D'Aosta (21%), mentre per l'area critica superano la soglia Lazio (10,3%) e Umbria (13%) (figura 6). "Gli ingressi giornalieri in terapia intensiva - puntualizza Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe - continuano ad aumentare: la media mobile a 7 giorni è passata da 48 ingressi/die della settimana precedente a 56".

Gimbe, in Sardegna contagi a +24,3% in una settimana

Peggiora la situazione dei contagi da Covid in Sardegna, dove nella settimana fra il 24 e il 30 novembre la fondazione Gimbe registra un aumento dell'incidenza dei casi pari al 24,3%, con 168 positivi ogni 100mila abitanti contro i 142 della settimana precedente. Nuoro è ancora una volta la provincia più colpita con 107 casi, seguita da Sassari con 75, Sud Sardegna con 43, Oristano con 40. Cagliari è in questo momento la provincia dove l'incidenza dei casi è più bassa, con 23 casi per 100mila abitanti, dunque decisamente al di sotto della soglia massima che è di 50 casi.
Anche nella settimana analizzata da Gimbe, la situazione degli ospedali è sempre rimasta sotto controllo, con i reparti Covid pieni al 4% e le terapie intensive al 6%, entrambi sotto soglia di saturazione. Per oggi, intanto, sono previsti i tamponi sui 130 passeggeri del volo Roma-Alghero, arrivato in Sardegna domenica notte con un positivo a bordo che arrivava dal sud Africa dopo aver fatto scalo in Olanda. I passeggeri sono tutti in isolamento: si sospetta che il positivo, vista la zona di provenienza, possa aver contratto la variante omicron del virus.

In 32 Province si registrano oltre 150 casi per 100.000 abitanti. Le province sono: Trieste (635), Bolzano (552), Gorizia (496), Rimini (362), Treviso (342), Forlì-Cesena (321), Padova (321), Venezia (300), Vicenza (298), Aosta (286), Pordenone (252), Ravenna (245), Ascoli Piceno (234), Imperia (233), Udine (219), Bologna (213), Rovigo (213), Belluno (209), Pesaro e Urbino (203), Fermo (200), Ferrara (192), Trento (188), Verona (184), Viterbo (177), Varese (176), Verbano-Cusio-Ossola (164), Cremona (164), Roma (161), Genova (160), Monza e Brianza (157), Ancona (155) e Como (151) In tutte le Regioni si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi: dal 3,2% di Abruzzo e Umbria al 39% delle Marche. In 98 Province l'incidenza è pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti e in 16 Regioni tutte le Province superano tale soglia: Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto.

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