mercoledì 22 settembre 2010
Con 308 voti Montecitorio ha detto no all'uso delle intercettazioni telefoniche che chiamano in causa l'ex sottosegretario. I favorevoli sono stati 285, nessun astenuto. Il voto, su richiesta del Pdl, è stato segreto.
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Con 308 voti la Camera, approvando la proposta della Giunta delle Autorizzazioni, ha detto no all'uso delle intercettazioni telefoniche che chiamano in causa Nicola Cosentino. I favorevoli sono stati 285, nessun astenuto. Il voto, su richiesta del Pdl, è stato segreto.La votazione è rimasta aperta per parecchio tempo per consentire a Domenico Desiano, proclamato deputato proprio stamattina in sostituzione di Marcello Taglialatela, di votare: il suo meccanismo di voto, infatti, non funzionava, per cui è stato costretto a spostarsi al banco della commissione. Alla votazione hanno partecipato tra gli altri il leader del Pd Pier Luigi Bersani e i ministri Bossi, Tremonti ed Alfano.La Procura di Napoli aveva chiesto di poter usare le intercettazioni nell'inchiesta giudiziaria che vede indagato Cosentino per «concorso esterno in associazione camorristica». Il pronunciamento della Camera è anche un banco di prova per la maggioranza di governo, a pochi giorni dal discorso che Silvio Berlusconi terrà sia a Montecitorio sia a Palazzo Madama (ieri si è appreso che il premier parlerà il 29 settembre e non il 28 com'era stato programmato in precedenza).
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