sabato 9 gennaio 2021
Sono stati analizzati in tutto 172.119 tamponi. È risultato positivo l'11,6% (-0,9%) per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto
 19.978 nuovi casi e 483 morti
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Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 19.978 nuovi casi positivi da coronavirus e 483 morti a causa della COVID-19, la malattia causata dal virus.
Sono stati analizzati in tutto 172.119 tamponi. È risultato positivo l'11,6% (-0,9%) per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto.

Attualmente i ricoverati sono 25.900 (53 in meno di ieri), di cui 2.593 nei reparti di terapia intensiva (6 in più di ieri).

Ieri i contagi registrati erano stati 17.533 e i morti 620.

L'indice Rt in Italia è risalito sopra l'1 e sono diverse le realtà territoriali a rischio. Da lunedì cinque Regioni restano in zona arancione - Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Calabria, Sicilia - e i rispettivi governatori regionali chiedono con una lettera al Governo "di fornire doverose e puntuali rassicurazioni circa un'immediata messa in campo di ristori e la loro quantificazione". Questo per evitare, scrivono Zaia, Bonaccini, Fontana, Spirlì e Musumeci - "ulteriori penalizzazioni alle categorie colpite e per scongiurare il rischio che interi comparti vengano definitivamente cancellati dalla geografia economica delle nostre Regioni".

Sempre lunedì è in programma il vertice Governo-Regioni sul nuovo dpcm. Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ha convocato per lunedì mattina una riunione con Regioni, Anci e Upi con all'ordine del giorno le misure per il nuovo dpcm che entrerà in vigore il 16 gennaio. All'incontro, in programma alle 10.30, parteciperà in video conferenza anche il ministro della Salute Roberto Speranza

Si valuta un'ulteriore stretta: se l'incidenza settimanale dei casi è sopra a 250 ogni 100mila abitanti scatta la zona rossa. Questo nuovo parametro potrebbe aggiungersi a quello già in atto dell'abbassamento della soglia dell'Rt per determinare il posizionamento nelle fasce. Secondo quando si apprende il governo potrebbe inserirlo nel nuovo Dpcm in scadenza il 15 gennaio prossimo. La valutazione avanzata dall'Istituto superiore di Sanità è stata condivisa anche dal Cts e ora, filtra, è al vaglio delle Regioni. Proprio su questo potrebbe infatti vertere l'incontro tra l'esecutivo e i governatori che si dovrebbe tenere a inizio settimana. La nuova indicazione, in base al monitoraggio di questa settimana, si rileva, avrebbe infatti portato il Veneto automaticamente in zona rossa avendo, secondo i dati di ieri, un'incidenza a sette giorni di 454,31 casi per 100mila abitanti.

Infine, il governo sta valutando la proroga dello Stato di emergenza, che scade il 31 gennaio prossimo. E' quanto trapela da fonti della maggioranza che ricordano che lo stesso premier Giuseppe Conte non lo aveva escluso già nella conferenza stampa di fine anno: "Lo stato di emergenza lo prorogheremo fino a quando sarà necessario per mantenere i presidi di Protezione civile che ci consentono di gestire l'emergenza".

L'ipotesi potrebbe essere quella di estendere la condizione fino al 31 marzo (data che si ripete nel Milleproroghe in molti provvedimenti collegati proprio allo Stato d'emergenza) oppure al 31 luglio.

Reuters

Entro fine febbraio in Italia 746mila dosi del vaccino Moderna

Entro fine febbraio arriveranno in Italia 764mila dosi del vaccino di Moderna mentre per gennaio sono attese complessivamente 133mila dosi.
Sarebbe questo, secondo quanto si apprende da fonti qualificate, il piano di distribuzione del vaccino della casa farmaceutica americana che si è impegnata a consegnare al nostro Paese un milione e 346mila dosi nel primo trimestre del 2021. Le spedizioni del vaccino avverranno ogni 15 giorni: lunedì arriveranno le prime 47mila dosi; la settimana del 25 gennaio altre 66mila, quella dell'8 febbraio 163mila e quella del 22 febbraio 488mila.

I DATI A LIVELLO REGIONALE

LAZIO
"Oggi su quasi 12mila tamponi nel Lazio si registrano 1543 casi positivi, 54 decessi e +1175 guariti. Diminuiscono i casi e i ricoveri mentre aumentano i decessi e le terapie intensive. Il rapporto fra positivi e tamponi è al 12% mentre se si considerano anche i test antigenici la percentuale scende a 4.9%. I casi a Roma città sono stabili a quota 700". Lo dice l'Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato.

EMILIA ROMAGNA

I nuovi positivi al coronavirus in Emilia-Romagna oggi sono 1790, i nuovi morti 69. Dall'inizio dell'epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 188.701 casi di positività, 1.790 in più rispetto a ieri, su un totale di 15.467 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è quindi del 11,6%.
Prosegue l'attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 871 sono asintomatici individuati nell'ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 341 erano già in isolamento al momento dell'esecuzione del tampone, 692 sono stati individuati all'interno di focolai già noti. L'età media dei nuovi positivi di oggi è 46 anni.


TOSCANA

Sono 3.840 i deceduti dall'inizio dell'epidemia così ripartiti: 1.294 a Firenze, 261 a Prato, 285 a Pistoia, 400 a Massa Carrara, 362 a Lucca, 452 a Pisa, 277 a Livorno, 223 ad Arezzo, 134 a Siena, 98 a Grosseto, 54 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione. Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 103,0 x 100.000 residenti contro il 129,1 x 100.000 della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (205,3 x100.000), Firenze (127,9 x 100.000) e Pisa (107,9 x 100.000), il più basso a Grosseto (44,2 x 100.000).
Le persone complessivamente guarite sono 111.534 (649 in più rispetto a ieri, più 0,6%): 470 persone clinicamente guarite (26 in meno rispetto a ieri, meno 5,2%), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all'infezione e 111.064 (675 in più rispetto a ieri, più 0,6%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.


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