giovedì 12 marzo 2020
Dopo Roche, che ha messo a disposizione delle regioni il farmaco dell'artrite usato sperimentalmente, la Fondazione Roma destina alla sanità 500 mila euro, il Gruppo Megamark in Puglia 400 mila
Una sala di rianimazione

Una sala di rianimazione - ANSA

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Anche le fondazioni si mobilitano per la battaglia contro il Coronavirus. L’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” ha annunciato una collaborazione con la Fondazione Roma che permetterà, grazie al contributo di 500.000 euro erogato dalla Fondazione Roma, di realizzare presso il complesso ospedaliero di Via Portuense una nuova struttura dedicata allo studio delle caratteristiche biologiche, della risposta immunitaria e del trattamento del virus SARS-CoV2.

«Grazie al contributo della Fondazione Roma – così il Direttore Scientifico dell’INMI Giuseppe Ippolito – potremo utilizzare innovativi modelli di colture tridimensionali, che ci permetteranno di bypassare la sperimentazione animale e di accelerare in questo modo lo studio della risposta del sistema immunitario umano al virus SARS-CoV2, e dell’interazione dei farmaci candidati al trattamento della malattia COVID-19». Il presidente della Fondazione Roma, Franco Parasassi, ricorda che in questi anni hanno sostenuto la ricerca scientifica bio-medica, la diagnostica, la terapia d’avanguardia e le dotazioni per sale operatorie con stanziamenti per circa 70 milioni di euro oltre ai 500 mila a favore dello Spallanzani.

Un importante contributo arriva anche dal Gruppo Megamark di Trani. Con l’intento di fare qualcosa di concreto e dare risposte alle necessità di tipo sanitario, Il Gruppo, con la sua onlus e le insegne dei supermercati A&O, dok e famila, ha deciso di destinare 400mila euro a sostegno del sistema sanitario pugliese. «Quello che sta accadendo oggi – dichiara il cavaliere del lavoro Giovanni Pomarico, a capo del Gruppo e della Fondazione – non può lasciarci indifferenti; per questo ho fatto presente al governatore Michele Emiliano la nostra intenzione di agire concretamente a favore del territorio e di tutta la comunità pugliese». Oltre ad imporre le "buone pratiche" all’interno dei supermercati del gruppo, la Fondazione ha deciso di supportare la sanità regionale in questa emergenza, con l'auspicio che la donazione «sia d’esempio per tanti, perché chi può deve fare qualcosa di concreto per il bene di tutti».

Le iniziative delle fondazioni italiane arrivano dopo che anche il gruppo farmaceutico svizzero Roche ha dichiarato che donerà il farmaco per l’artrite reumatoide che, usato in via sperimentale su alcuni pazienti affetti da Covid-19, ha dimostrato possibile efficacia nel contrastare l’aggravamento delle condizioni di salute dei pazienti positivi al virus. Il Gruppo si impegna a fornire gratuitamente per il periodo dell’emergenza, tocilizumab (RoActemra) a tutte le Regioni che ne facciano richiesta, fatte salve le scorte necessarie a consentire la continuità terapeutica ai pazienti affetti da patologie per cui il prodotto è autorizzato.

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