venerdì 22 settembre 2023
Un «uomo di Stato» con «grandi doti di intelletto», «animato dalla ricerca del bene comune». «Conservo grata memoria degli incontri con lui»: il telegramma alla vedova Clio Bittoni Napolitano
Napolitano e il Papa in Vaticano l'8 giugno 2013

Napolitano e il Papa in Vaticano l'8 giugno 2013 - Ansa / Quirinale

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Un «uomo di Stato» con «grandi doti di intelletto», «animato dalla ricerca del bene comune». Così papa Francesco definisce l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel telegramma di cordoglio inviato alla vedova Clio Bittoni pochi minuti dopo la notizia della morte del marito. La sua scomparsa, scrive il Papa, «ha suscitato in me sentimenti di commozione e al tempo stesso di riconoscenza per questo uomo di Stato che, nello svolgimento delle sue alte cariche istituzionali, ha manifestato grandi doti di intelletto e sincera passione per la vita politica italiana, nonché vivo interesse per le sorti delle nazioni. Conservo grata memoria – aggiunge il Santo Padre – degli incontri personali avuti con lui, durante i quali ne ho apprezzato l’umanità e la lungimiranza nell’assumere con rettitudine scelte importanti, specialmente in momenti delicati per la vita del Paese, con il costante intento di promuovere l’unità e la concordia in spirito di solidarietà, animato dalla ricerca del bene comune. Desidero esprimere – conclude il Papa – a lei, ai figli e ai familiari la mia vicinanza, assicurando il ricordo nella preghiera. Nel porgere le mie condoglianze, invoco su di lei e sulle persone care la consolazione del cuore».

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