mercoledì 28 febbraio 2018
Dalla riunione del Comitato interministeriale 2,7 miliardi per strade, ferrovie, dighe, porti, cultura, turismo e contro la delocalizzazione dei posti di lavoro nelle industrie
 In arrivo fondi per beni culturali, infrastrutture, reindustrializzazione
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Ultima riunione del Cipe a Palazzo Chigi prima delle elezioni: il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, è intervenuto prima dell'inizio dei lavori per sottolineare l'importanza dei punti all'ordine del giorno. Gentiloni ha spiegato che «il fatto che si tratti dell'ultima riunione fa in modo che ci siano diverse decisioni da prendere, anche di un certo rilievo: molto rilevanti sono le decisioni che abbiamo all'ordine del giorno sulle infrastrutture, sappiamo che il rilancio delle infrastrutture è fondamentale per i nostri investimenti. Ci sono decisioni rilevanti sui fondi per la cultura e il turismo, con una attenzione particolare alle regioni meridionali, decisioni molto rilevanti per quanto riguarda i nostri piani operativi per l'ambiente», ha aggiunto: «Infine sottolineo l'importanza delle decisioni che il CIPE prenderà sul tema dei fondi per contrastare le delocalizzazione industriali visto che è un tema di cui si è parlato molto e giustamente nelle ultime settimane. Quindi - ha concluso Gentiloni - un'agenda piuttosto fitta e credo che sia un motivo di riconoscimento al lavoro degli uffici della segreteria del Cipe che ci hanno consentito di sviluppare questo lavoro nel migliore dei modi».

Il Cipe in particolare ha deliberato 200 milioni per il fondo per il contrasto alle delocalizzazioni e 850 milioni per i contratti di sviluppo: 1 miliardo e 50 milioni per gestire i processi di reindustrializzazione, le transizioni e le crisi industriali. Per il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda «la politica industriale di sviluppo rappresentata da Impresa 4.0, dal piano straordinario Made in Italy e dalla Strategia Energetica Nazionale, viene ora affiancata da una politica industriale di protezione per i lavoratori e le aziende spiazzate da innovazione tecnologica e globalizzazione».

Per la cultura e il turismo il Cipe ha approvato un piano di investimenti del valore di 740 milioni di euro per rafforzare l'offerta culturale e potenziare i sistemi urbani e di promozione turistica. Si tratta di 59 interventi che puntano all'integrazione tra le politiche culturali e turistiche per la crescita dell'occupazione e per lo sviluppo dei territori in chiave sostenibile. Un impegno che porta a 4,2 miliardi di euro (4.249.943.675 euro) il valore degli oltre 1.500 cantieri della cultura in corso sull'intero territorio nazionale. «Ci sarà
un intervento importante - dichiara il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini - nei 4 centri storici di quattro grandi città del sud: Taranto, Palermo, Napoli, Cosenza, che hanno bisogno di riqualificazione nel cuore delle città. E poi ci saranno interventi sui beni culturali in tutta Italia, e un intervento nuovo a favore del turismo per la promozione, attraverso il cinema e lo spettacolo dell'immagine dell'Italia nel mondo. Da un fondo di poco meno di 40 milioni di euro per il recupero dei beni artistici, archeologici e monumentali si è passati a oltre 4 miliardi di euro. Un segnale forte di quanto si sia investito in cultura e turismo in questi 4 anni».

Per le infrastrutture il Cipe ha approvato il secondo Addendum al Piano Operativo Infrastrutture del ministero Infrastrutture e trasporti, relativo alla programmazione 2014-2020 del Fondo Sviluppo e Coesione. Si tratta di stanziamenti per 934,4 milioni per strade, ferrovie, rinnovo materiale rotabile, porti, dighe, ciclovie. Le risorse del secondo Addendum si aggiungono a quelle del Piano operativo Infrastrutture del dicembre 2016, 11,5 miliardi di euro, ed al precedente addendum del 2017, con 5,4 miliardi di euro. Al Mezzogiorno vanno risorse per 711,8 milioni, al Centro Nord per 225,5. L'obiettivo principale - spiega una nota del ministero - è dare continuità e rafforzare la strategia nazionale in materia di infrastrutture delineata nel Piano Operativo, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020, in primo luogo "promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete". Sei gli assi tematici: interventi stradali, ferroviari, trasporto urbano e metropolitano, messa in sicurezza del patrimonio esistente, rinnovo del materiale rotabile. Per il miglioramento della sicurezza delle dighe fondi pari ad oltre 173 milioni di euro. In ambito stradale è previsto il rafforzamento della viabilità di interesse regionale che costituisce adduzione alla viabilità nazionale. In ambito ferroviario 120 milioni per il potenziamento delle linee ferroviarie di interesse regionale e di collegamento con gli aeroporti. Oltre 60 milioni per il rinnovo del materiale rotabile su gomma e su ferro, per il miglioramento del trasporto pubblico locale.


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