"La situazione nelle carceri è così critica che richiede una soluzione straordinaria: non possiamo aspettare la revisione del codice penale; occorre avere il coraggio di tagliare, con un'amnistia, l'enorme numero della popolazione detenuta che ormai viaggia verso le 68.000 unità". Per questo il Sidipe, il sindacato più rappresentativo dei direttori penitenziari, invita il nuovo ministro della Giustizia Paola Severino, a farsi un giro nelle carceri che scoppiano prima di decidere quale "medicina" somministrare."Sono convinto che dopo aver visto il loro stato - dice il segretario Enrico Sbriglia - le potrebbero venire pensieri diversi sulle soluzioni da adottare, non escludendo quelle che oggi possono apparire dissacranti, come l'amnistia".Pollice verso sulla nuova circolare del Dap sul trattamento penitenziario che prevede "celle aperte" per i detenuti meno pericolosi: "È in netto contrasto con la realtà; sembra la tesina di uno studente che ripropone principi elaborati da tempo, ma che senza risorse non possono trasformarsi in cose vere".