martedì 24 giugno 2025
La Città metropolitana di Milano ha realizzato una propria rete in fibra ottica a servizio del territorio. Tra innovazione tecnologica e natura: a Carpiano una torre antenna ospita un nido di cicogne
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La Città metropolitana di Milano sta estendendo la propria rete in fibra ottica in vista delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, realizzando 550 km di nuove dorsali (Milano-Sondrio, Sondrio-Sondalo, Sondalo-Livigno). Questo ampliamento rientra nel progetto Campus Metropolitano Smart, nato per migliorare la qualità della vita e dei servizi attraverso l’innovazione tecnologica.
Già dal 2005, l’ex Provincia ha avviato il progetto Nautilus, utilizzando un piccolo sottomarino per posare cavi nei condotti fognari, riducendo costi e impatto ambientale. Questo sistema brevettato ha suscitato l’interesse dell’Expo di Shanghai e del MIT di Boston.

La rete ha inizialmente coinvolto i Comuni, con 90 accordi per collegare sedi istituzionali, biblioteche, farmacie, case di riposo e dispositivi di videosorveglianza. Un altro passo importante è stato il coinvolgimento delle scuole: ad oggi sono connesse 348 istituzioni scolastiche. Con il Politecnico di Milano, la ex Provincia ha avviato un progetto, presso il Liceo Cremona, basato sull’installazione di sensori in fibra ottica per controllare e gestire i parametri ambientali nelle aule, poi esteso alla sede istituzionale della Città metropolitana, Palazzo Isimbardi, con lo scopo di salvaguardarne il patrimonio artistico, in particolare l’Apoteosi del Tiepolo.

Nel settore sanitario, sono stati firmati accordi con la Fondazione IRCSS Istituto Nazionale per i Tumori e la Fondazione Istituto Neurologico Besta per la creazione di un anello dedicato al traffico dati sanitario. Dal 2020 anche la Questura di Milano è connessa, seguita nel 2024 dalla Polizia Postale Lombardia e dal Centro Operativo Sicurezza Cibernetica.
Nel 2018 è partita una sperimentazione 5G con operatori privati, grazie all’utilizzo di 41 stazioni in aree dismesse, generando ricavi senza costi pubblici. A Carpiano, un caso simbolico di integrazione tra innovazione e natura: su una torre faro di 38 metri, usata per la trasmissione del segnale, è stato installato un nido che da anni ospita una coppia di cicogne e i loro piccoli, schermati dalle antenne.

Oggi la rete metropolitana copre 6.700 km ed è il risultato di un progetto ventennale che unisce tecnologia, sostenibilità e governance pubblica, verso un futuro di città interconnesse e intelligenti.

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