BOLDRINI
AGLI SCOUT E AI VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE: "GRAZIE PER L'AIUTO A CHI
VIVE AI MARGINI. SIETE UN ANTIDOTO AL CINISMO"
Fuori da Montecitorio, prima della cerimonia, in mezzo ai cittadini giunti per
ascoltare il concerto della Fanfara della Polizia, la presidente Boldrini
spiega: «Mi piace coinvolgere tanti ragazzi, in una giornata così, perché il
futuro della Repubblica è nelle loro mani». Concetti ribaditi nell’emiciclo,
davanti a un uditorio attento nel quale spiccano camiciotti e foulard di 80 giovani della Federazione scout d’Europa e i volti dei volontari del Servizio civile:
«Serve la vostra capacità di indignarvi per ciò che non va, ma più ancora serve
il vostro coinvolgimento. – raccomanda Boldrini –. Se la politica così com’è
non vi piace, a volte non piace neanche a noi, cambiatela. Ma occupatevene.
Altrimenti qualcun altro lo farà al posto vostro».
Grazie, prosegue la
presidente, per la scelta del Servizio civile (in Italia sono 45mila, il 70%
donne) e per l’azione nel movimento Scout, «antidoto prezioso alle
manifestazioni di individualismo, di indifferenza e cinismo... Magari non fate
notizia, ma fate da collante necessario a tenere insieme una comunità,
soprattutto nel servizio reso a chi vive ai margini, a chi non ha voce».
Nell’Aula, Boldrini ricorda la feroce uccisione della ragazza romana Sara Di
Pietrantonio: «Sarebbe importante che, fin dai banchi di scuola, bambini e
bambine sapessero imparare a crescere nel rispetto reciproco».
GRASSO:
"IL PARLAMENTO E' VOSTRO, CI SERVONO I VOSTRI SOGNI E LA VOSTRA
PASSIONE"
Ai
giovani si rivolge anche il presidente del Senato: «Il Parlamento è vostro.
Abbiamo bisogno della vostra passione e dei vostri sogni», conclude, citando le
parole del Mahatma Gandhi: «Siate il cambiamento che volete vedere nel mondo».
Mentre il sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba, che ha due figlie negli scout,
ricorda «il 70mo anniversario del diritto di voto alle donne, passo decisivo
verso una democrazia più compiuta nel nostro Paese».
LA
STUDENTESSA NELL'AULA: "A CHI GIURATE FEDELTA', AI DIRITTI DI CIASCUNO O
AL VOSTRO EGOISMO?"
Dai
banchi interviene Flavia Ori, "scolta" del gruppo
scout Fse Roma 5, di Ostia Lido, ricordando l’importanza di «rispettare le leggi
anche quando costa fatica» e salutando col tradizionale «buona caccia e buona
strada». Parlano i rappresentanti della decina di scuole premiate. «La
Costituzione non è una macchina che, una volta messa in moto, va avanti da sé»,
osserva Daniela Cazzetta, studentessa del liceo «Ricciotto Canudo» di Gioia del
Colle, citando Piero Calamandrei e raccontando che il suo liceo è in un comune
«commissariato per ben due volte e teatro di fatti di criminalità». Daniela
conclude con una domanda alla classe politica: «Quando prestate il giuramento
ufficiale, a cosa decidete di giurare fedeltà, ai diritti di ognuno o al vostro
egoismo?».
Nell’Aula scoppia un applauso fragoroso. La sua scuola, col
progetto "Costituzione contro corruzione" è tra i vincitori del concorso,
promosso da Camera e Senato e dal ministero dell'Istruzione. Anche gli altri
studenti, nei propri interventi, si richiamano ai valori della legalità,
dell'onestà e dell'accoglienza. Oltre alla scuola di
Daniela,
i presidenti Grasso e Boldrini premiano fra gli altri l'Itc "Paolo
Savi" di Viterbo, il liceo classico "Torquato Tasso" di Roma,
l'Istituto "Bonaldo Stringher" di Udine, il "Pier Fortunato
Calvi" di Padova e il "Galvani-lodi" di Reggio Emilia. A
cerimonia conclusa, i ragazzi perdono l'aplomb e si lasciano andare ad abbracci
e foto-ricordo. Ma, prima di lasciare la Camera, la 23enne Anna Antonello,
volontaria del Servizio civile con la «Comunità Papa Giovanni XXIII», confida
con un sorriso la radice del suo impegno: «Ho avuto l’esempio dai miei genitori,
che hanno una casa-famiglia. Ma poi ho scelto di vivere in proprio
un’esperienza di aiuto agli altri».