venerdì 14 maggio 2010
Un taglio del 5% agli stipendi dei parlamentari e dei ministri per dare il "buon esempio" in vista dei "sacrifici" che comporterà la mini-manovra finanziaria che il governo varerà "a breve" per far fronte alla crisi finanziaria internazionale. È la proposta che il ministro Roberto Calderoli lancerà "in sede di Governo".
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Un taglio del 5% agli stipendi dei parlamentari e dei ministri per dare il "buon esempio" in vista dei "sacrifici" che comporterà la mini-manovra finanziaria che il governo varerà "a breve" per far fronte alla crisi finanziaria internazionale. È la proposta che il ministro Roberto Calderoli lancerà "in sede di Governo" e che rende nota nel corso di una conversazione telefonica con l'Ansa."Proporrò in sede di Governo, quando affronteremo la manovra finanziaria, un taglio almeno del 5% agli stipendi di ministri e parlamentari come hanno fatto in Inghilterra e Portogallo", spiega il ministro dellaSemplificazione legislativa e coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord.  "A breve dovremo affrontare una manovra che prevede tagli e strumenti per il rilancio dell'economia", aggiunge Calderoli. "I tagli alle spese - conclude l'esponente leghista - comporteranno sacrifici per tutti, a partire da ministri e parlamentari. La regola del 5% che hanno applicato in altri Paesi può valere in alcuni settori, ma in altri potrebbe essere anche più pesante".
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