mercoledì 17 luglio 2013
​La procura acquisisce le frasi pronunciate nel comizio di Treviglio e apre un fascicolo con l'ipotesi di "diffamazione aggravata dall'odio razziale". Maroni a Letta: «Io correo? Non diciamo stupidaggini»
COMMENTA E CONDIVIDI
"Diffamazione aggravata dall'odio razziale": con quest'accusa Roberto Calderoli è formalmente indagato dalla Procura della Repubblica di Bergamo per le sue frasi pronunciate sabato sera a Treviglio sul ministro Kyenge, paragonato a un orango. Già ieri un avvocato aveva presentato una denuncia chiedendo alla Procura di verificare se le parole di Calderoli configurassero un reato. Ora la Procura ha aperto un fascicolo, assegnando ben due pm all'inchiesta.Intanto Roberto Maroni risponde a Letta, che lo ha definito "correo" con Calderoli. "Non diciamo stupidaggini" ha tagliato corto il segretario della Lega e governatore della Lombardia. "Per me la questione è chiusa. Calderoli si è scusato e Letta farebbe meglio a occuparsi di altre cose" come il caso kazako visto che "la questione riguarda il Senato e non il Governo".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: