lunedì 28 maggio 2012
​È partita dal libro mastro delle scommesse trovato a casa di Giuseppe Provenzano, braccio destro del boss di Tommaso Natale Giuseppe Liga, l'operazione che ha portato questa mattina all'arresto di dieci persone. L?amarezza del presidente del Consiglio
Questo calcio duro a morire di Umberto Folena
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È partita dal libro mastro delle scommesse trovato a casa di Giuseppe Provenzano, braccio destro del boss di Tommaso Natale Giuseppe Liga, l'operazione che ha portato questa mattina all'arresto di dieci persone tra cui lo stesso Provenzano e il fratello Antonino. Sono due le ordinanze emesse dalla Procura (le indagini sono state coordinate dall'aggiunto Antonio Ingroia e dai sostituti Lia Sava, Gaetano Paci, Francesco Del Bene, Annamaria Picozzi e Dario Scaletta)una per gioco clandestino aggravato dall'aver favorito la mafia a carico di otto persone e l'altra per intestazione fittizia a carico di tre persone, una delle quali destinataria anche del primo provvedimento. In casa di Giuseppe Provenzano, al momento dell'arresto a novembre 2009, è stato trovato un file excel con la contabilità degli affari mafiosi compreso il gioco clandestino nel quale è coinvolto anche Giovanni Pecoraro, ex dirigente del Palermo Calcio e procuratore sportivo. Oltre all'ex dirigente del Palermo calcio Giovanni Pecoraro, sono nove le persone finite in carcere nell'operazione della Guardia di Finanza di Palermo nell'ambito dell'inchiesta sulle calcio scommesse: Guido Spina, 47 anni, Stefano Biondo, 50 anni, Giampiero Specchiarello, 37 anni, Giuseppe Provenzano, 49 anni, Antonino Provenzano (fratello di Giuseppe) 55 anni, Domenico Alagna, 51 anni, Salvatore D'Anna, 49 anni, Vito Nicolosi, 49 anni, Nicolò Ferrara 59 anni.L'AMAREZZA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO"È particolarmente triste quando un mondo che deve essere espressione di valori alti, come lo sport, si dimostra un concentrato di aspetti tra i piu riprovevoli come la slealtà, l'illegalità e il falso". Una sospensione per due o tre anni del campionato di calcio. Non è una proposta ma una riflessione ad alta voce quella che il presidente del Consiglio Mario Monti fa nel corso della conferenza stampa a Villa Madama con il primo ministro Donald Tusk.

Il premier risponde così a chi gli chiede un commento sullo scandalo del calcio scommesse che sta dilagando in queste ore: "Non è una proposta mia o del governo, ma da persona che era appassionato dicalcio tanti anni fa, quando il calcio era calcio, mi domando se per due o tre anni non gioverebbe una totale sospensione di questo gioco". Il premier ha parlato di "fenomeni indegni. Trovo inammissibile - continua poi Monti -  e me ne sono occupato anche quando ero commissario europeo, che si usino soldi pubblici per ripianare società di calcio. Non sto facendo una proposta e men che meno una proposta che viene dal governo, ma è un desiderio che qualche volta io - che pure sono stato molto appassionato di calcio tanti anni fa - dentro di me sento: se per due o tre anni per caso non gioverebbe molto alla maturazione di noi cittadini italiani una totale sospensione di questo gioco".  Mario Monti torna poi a parlare della sospensione della partita a Genova sostenendo che si dovrà approfondire quanto avvenuto e denunciando "l'invisibile ricatto pieno di omertà" con "giocatori che si sono tolti la maglia di fronte a chissà quali minacce" da parte di "poteri occulti" dando vita ad uno spettacolo "spaventoso".NUOVA ONDATA DI ARRESTINuovo blitz della polizia contro il calcioscommesse. Gli agenti di diverse squadre mobili e del Servizio centrale operativo stanno eseguendo una serie di arresti e perquisizioni in Italia e all'estero nei confronti di soggetti appartenenti a un'organizzazione transnazionale dedita alle combine degli incontri di calcio.I 19 provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal gip del tribunale di Cremona Guido Salvini nell'ambito dell'inchiesta 'Last Bet', coordinata dal procuratore Roberto Di Martino che nel giugno e nel dicembre dell'anno scorso ha portato a diversi arresti. L'operazione di oggi è stata condotta dalle squadre mobili di Cremona, Brescia, Alessandria e Bologna, coordinate dagli uomini del Servizio centrale operativo Anche gli indagati di questa nuova tranche dell'inchiesta devono rispondere dei reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.Ci sono anche calciatori di serie A tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Cremona nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse. Complessivamente sono stati emessi 19 provvedimenti, 10 dei quali riguardano ex giocatori e calciatori di A, B e Lega Pro. Il capitano della Lazio, Stefano Mauri, è stato arrestato dalla polizia nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Cremona sul calcioscommesse. Tra i destinatari del provvedimento d'arresto ci sarebbe anche l'ex giocatore del Genoa, ora al Padova Omar Milanetto. Era Domenico Criscito il destinatario della perquisizione effettuata dalla polizia nel ritiro della Nazionale a Coverciano. Secondo quanto si apprende, il difensore azzurro è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla frode e alla truffa sportiva nell'ambito dell'indagine cremonese che ha portato a diversi arresti. Agli atti vi è anche il resoconto di un summit in un ristorante genovese, il 10 maggio 2011, nei giorni precedenti la partita Lazio-Genova a cui parteciparono Giuseppe Sculli, il calciatore della Nazionale Domenico Criscito, un pregiudicato bosniaco e due dei maggiori esponenti degli ultrà del Genova. L'incontro è stato documentato dagli agenti della polizia che hanno condotto le indagini.Il gip di Cremona Guido Salvini non ha accolto la richiesta di arresto avanzata dalla procura nei confronti dell'attaccante del Genoa Giuseppe Sculli, indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.Perquisizioni sono state compiute dalla polizia nei confronti di Antonio Conte. Secondo quanto si apprende, l'allenatore della Juventus è indagato per associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.Blitz della polizia nel ritiro della Nazionale. Agenti sono andati nel centro sportivo di Coverciano per eseguire perquisizioni nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse condotta dalla procura di Cremona.La squadra mobile della Questura di Aosta ha perquisito questa mattina, alle 4, l'abitazione di Fenis di Sergio Pellissier, attaccante del Chievo coinvolto nell'inchiesta sul calcioscommesse. Analoga ispezione è avvenuta nella casa di Verona del giocatore, che risulta essere indagato. All'interno della villa sulla strada statale 26 sono stati sequestrati computer, ipad e pennette usb che verranno messi a disposizione degli inquirenti.
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