martedì 1 ottobre 2013
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Sono cinque le persone trattenute in stato di fermo con il sospetto di essere tra gli scafisti dello sbarco di Scicli (Ragusa), dove ieri mattina sono morti annegati 13 immigrati sulla spiaggia di Sampieri. Nella notte erano state fermate sette persone, ma due di loro non sono state riconosciute dai profughi e sono state perciò rilasciate. Il reato contestato ai cinque fermati, al momento, è quello di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, ma la Procura di Ragusa sta valutando se formulare anche imputazioni più gravi, tra le quali l'omicidio. I fermati sono sedicenti siriani, mentre i passeggeri del barcone arenatosi a Sampieri sono tutti eritrei.Identificate tre delle vittime, grazie ai documenti ritrovati nelle tasche dei vestiti che indossavano. Per altre due si stanno vagliando i nomi forniti da altri migranti, che hanno sostenuto di riconoscerli come loro parenti.Intanto è morto l'immigrato travolto da un'auto pirata mentre fuggiva dalla spiaggia di Sampieri a Scicli (Ragusa) dopo lo sbarco in cui sono annegati 13 suoi compagni. Lo rende noto Pietro Bonomo, direttore sanitario dell'ospedale Maggiore di Modica, dove lo straniero era stato ricoverato in condizioni gravi. "L'uomo purtroppo era arrivato in condizioni disperate nel nostro nosocomio, nonostante tutto quello che abbiamo cercato di fare, non ce l'ha fatta", ha detto Bonomo. "È un'immensa tragedia - ha aggiunto - che ci deve fare ulteriormente pensare sull'atteggiamento che bisogna avere nei confronti di questi ragazzi, visto che a investirlo è stata un'auto pirata".
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