martedì 28 luglio 2009
L'ordinanza del sindaco Delbono entrerà in vigore tra una settiamana. Riguarda gli alimentari, gestiti soprattutto da immigrati asiatici, che stanno aperti a ciclo continuo, vendendo soprattutto alcolici ai più giovani. Coinvolti anche pizzerie e gelaterie.
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I negozi di alimentari, fruttivendoli, gelaterie e pizzerie a taglio che vendono alcolici o bevande in bottiglie di vetro nel centro di Bologna dovranno chiudere alle 22. È il provvedimento contenuto in un’ ordinanza firmata dal sindaco Flavio Delbono, che entrerà in vigore lunedì prossimo. Tutti gli esercizi commerciali interessati (sono 363) questa settimana dovranno fare una scelta: o optano di vendere alcolici ma alle 22 devono tirare giù la serranda, oppure possono rimanere aperti oltre le 22, ma rinunciano per sempre alle bottiglie e all’alcol. Chi vorrà proseguire l’orario  dovrà, in pratica, togliere vino e birra dai propri scaffali. L’ ordinanza riguarda non solo la zona universitaria e via del Pratello, le aree sotto accusa per la movida notturna, ma una larga fetta del centro storico. L’ordinanza (che resta in vigore fino al 30 novembre, in via sperimentale) è destinata a cambiare così la fisionomia dei molti negozi di alimentari, gestiti soprattutto da immigrati asiatici, che stanno aperti praticamente a ciclo continuo, vendendo, in certe zone, soprattutto alcolici. Adesso i commercianti sono ad un bivio: o cambiano radicalmente il loro target oppure alle 22 tirano giù la saracinesca. Nell’ordinanza non c’è nessuna prescrizione, invece, per bar, osterie e trattorie, che erano invece stati presi di mira da alcune ordinanze emesse dal predecessore di Delbono, Sergio Cofferati.
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