giovedì 7 gennaio 2010
Negli aeroporti internazionali italiani di Fiumicino, Malpensa e Venezia saranno attivi entro tre mesi i primi body scanner, gli apparecchi in grado di passare ai raggi X il corpo umano. Lo hanno annunciato i ministri dei Trasporti Altero Matteoli e dell'Interno Roberto Maroni.
  • L'esperto: nessun problema per privacy e salute
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    Negli aeroporti internazionali italiani di Fiumicino, Malpensa e Venezia saranno attivi entro tre mesi i primi body scanner, gli apparecchi in grado di passare ai raggi X il corpo umano che alcuni Paesi hanno deciso di introdurre negli scali dopo il fallito attentato a un volo da Amsterdam a Detroit il giorno di Natale. Lo hanno annunciato oggi l'Enac e i ministri dei Trasporti Altero Matteoli e dell'Interno Roberto Maroni al termine di un incontro sulla sicurezza aerea."La decisione presa è assolutamente condivisa. Prima di qualunque altra cosa deve venire la sicurezza di chi vola", ha detto in conferenza stampa Maroni, precisando che "in due o tre mesi al massimo" le apparecchiature saranno funzionanti, oltre che negli scali di Malpensa e Fiumicino di cui si era già parlato nei giorni scorsi, anche in quello di Venezia.In una nota diffusa nel pomeriggio, l'Enac precisa che "la fase sperimentale prevede inizialmente l'acquisto di due body scanner da posizionare negli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Malpensa".L'uso dei body scanner -- in grado di individuare potenziali esplosivi e altre sostanze pericolose -- ha destato preoccupazioni per la privacy e la salute dei passeggeri. "Abbiamo interpellato dei medici... e siamo stati tranquillizzati", ha spiegato Matteoli a proposito dei timori legati alla salute.GOVERNO AUSPICA DECISIONE CONDIVISA UEIl ministro dei Trasporti ha auspicato "che ci sia una decisione europea unanime. Ma a prescindere da questa, l'Italia ha deciso di acquistare questi apparecchi. La privacy è importante, ma prima di tutto viene la sicurezza".Dal canto suo Maroni ha detto che il 21 gennaio, alla riunione dei ministri dell'Interno al Consiglio dei ministri informale di Toledo, primo della presidenza spagnola dell'Ue, solleverà la questione e proporrà "che ci sia la condivisione da parte di tutti o dei principali Paesi (europei) della posizione italiana"."Anche se non ci sarà l'obbligo (da parte della Commissione europea che deve decidere sulla questione, ndr), noi li installeremo", ha aggiunto il titolare del Viminale.I body scanner contribuiranno ad accelerare i controlli di sicurezza per i voli diretti negli Stati Uniti: "Ci sono tratte che destano maggiore preoccupazione e cominciamo da queste", ha spiegato Maroni.Il compito di valutare una serie di questioni tecniche legate ai body scanner è stato affidato a un comitato di esperti, composto dal direttore generale dell'Enac Alessio Quaranta, dal direttore generale per la navigazione aerea del ministero dei Trasporti e dai direttori generali dei ministeri di Esteri, Interno e Salute. Il prossimo 21 gennaio, sulla base delle valutazioni del comitato, l'Italia deciderà che tipo di apparecchiatura acquistare.L'Enac ha al momento a disposizione un fondo di 2 milioni di euro che il ministro Matteoli ha autorizzato a usare per l'acquisto dei body scanner, il cui costo oscilla tra i 100 e i 200.000 euro l'uno."In questo momento l'Italia è al massimo livello di sicurezza previsto dalla attuale strumentazione tecnologica su scala internazionale", ha sottolineato in conferenza stampa il presidente dell'Enac Riggio.
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