martedì 18 giugno 2013
Alle parole di ieri del Cavaliere seguono quelle di oggi della Commissione Ue: «Piena fiducia nell'Italia, ripsetterà il limite del 3 per cento di deficit». Dopo le polemiche Berlusconi corregge il tiro: «Io nemico dell'euro e dell'Europa? Niente di più falso». Rassicurazioni anche sulla tenuta dell'esecutivo: «Lo stiamo sostenendo con assoluta lealtà».
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La Commissione Ue ha "piena fiducia nell'Italia" ed è convinta che "rispetterà il limite del 3% di deficit", perché le "regole del patto di stabilità sono ben note". Il portavoce del commissario Olli Rehn ha risposto così a chi gli ha chiesto una reazione alle parole di Berlusconi di ieri, che aveva lanciato la provocazione di violare i patti con l'Ue.Oggi, il Cavaliere ha corretto il tiro, in seguito alle polemiche che si erano innescate dopo le sue parole: "Si sta cercando di farmi apparire come un nemico dell'euro e dell'Europa. Niente di più falso", ha spiegato Berlusconi citando un intervento dell'economista Paul Krugman su 'Le Monde' che sosterrebbe le sue stesse tesi. "Il mio appello deve essere inteso come un incitamento e un incoraggiamento all'attività di quel governo che stiamo sostenendo con assoluta lealtà", ha aggiunto.Dura però era stata la reazione di Schulz. "La proposta di Berlusconi è totalmente irrealistica perchè questo trattato è vincolante per tutti i Paesi europei", ha ricordato il presidente del Parlamento europeo. Tuttavia, "se l'Italia ha bisogno di più tempo lo dovrà avere", ha chiarito. Tranchant Massimo D'Alema. "Berlusconi dovrebbe fare meno dichiarazioni. Sarebbe molto meglio per tutti, anche per lui", ha assicurato, "Berlusconi ha governato il Paese per molti anni, quindi se aveva qualcosa da fare lo doveva fare quando era al governo. Adesso se sta zitto è meglio". Le parole dell'ex presidente del Copasir hanno provocato la reazione compatta del Pdl. "Dica a Renzi di tacere", ha dichiarato Renato Brunetta, ma "è difficile che osi intimarlo al suo rottamatore personale...".Ma proprio ieri all'Unione Europea è arrivato un segnale ben preciso dal governo di Enrico Letta sulla tenuta dei conti. E anche Berlusconi ha rassicurato sulla tenuta dell'esecutivo: il mio appello nei confronti dell'Europa deve essere inteso come un incitamento e un incoraggiamento all'attività di quel Governo che stiamo sostenendo con assoluta lealtà"

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