lunedì 13 gennaio 2014
La fondazione Con il Sud sostiene, con oltre 3 milioni, undici progetti imprenditoriali basati sul riutilizzo delle ricchezze accumulate dalla criminalità organizzata e recuperate dallo Stato. Coinvolte 70 organizzazioni, tra cooperative sociali, scuole, enti locali e altre.
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I beni confiscati alla mafia come occasione di sviluppo per il Meridione, grazie all'avvio di nuove imprese e il rafforzamento di iniziative già in attività. Lo spiega la fondazione "Con il Sud", che ha individuato 11 progetti "esemplari" e li ha sostenuti attraverso il Bando Beni Confiscati 2013, rivolto «alle organizzazioni del volontariato e del terzo settore delle regioni meridionali». Gli interventi coinvolgono, nelle partnership di progetto nel complesso 70 organizzazioni, tra cooperative sociali, associazioni, istituzioni locali, imprese sociali e istituti scolastici. «Ogni iniziativa - si sottolinea - è stata finanziata in media con più di 290 mila euro, per un'erogazione complessiva della Fondazione Con il Sud di oltre 3,2 milioni di euro. La destinazione dei beni confiscati a usi sociali e di pubblica utilità può e deve riuscire a produrre effetti importanti nelle regioni meridionali. La restituzione alle comunità di quanto ad esse è stato sottratto con la violenza, infatti, non ha soltanto un forte valore simbolico, etico e civico, ma può divenire volano per lo sviluppo economico e sociale dei territori, per creare occupazione, per combattere il disagio sociale, per favorire l'integrazione».
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