martedì 31 marzo 2020
Oggi alle 12 il Paese ha reso omaggio a tutte le vittime della pandemia. Bandiere a mezz'asta anche al Quirinale. Da stasera il Torrino sarà illuminato con il tricolore
Bandiere a mezz'asta, l'Italia si è fermata. Aderisce la Santa Sede
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Oggi alle 12 l'Italia si è fermata per rendere omaggio a tutte le vittime del Coronavirus, in segno di vicinanza ai familiari e di partecipazione nazionale al cordoglio delle comunità più colpite dalla pandemia. L'iniziativa, partita dai sindaci italiani, si è allargata ad altre istituzioni: la bandiera italiana a mezz'asta è stata esposta su tutti gli edifici pubblici. I primi cittadini della Penisola infatti, con indosso la fascia tricolore, sono andati davanti ai propri municipi in silenzio e con le bandiere esposte a mezz'asta "in segno di lutto" e in "segno di solidarietà con tutte le per comunità che stanno pagando il prezzo più alto".

Bandiere a mezz'asta al Quirinale

Bandiere a mezz'asta al Quirinale - Ansa

Tra i primi a mettere a lutto le bandiere è stato il Quirinale: sul balcone della piazza sono state fatte scendere a mezz'asta dai corazzieri. Anche il Vaticano partecipa: la Santa Sede ha esposto le bandiere a mezz'asta, a lutto, per esprimere la propria vicinanza alle vittime della pandemia in Italia e nel mondo, alle loro famiglie e a quanti generosamente lottano per porvi fine.

Anche la Santa Sede ha esposto la bandiera a mezz'asta

Anche la Santa Sede ha esposto la bandiera a mezz'asta - Ansa

Al Quirinale sono stati i corazzieri a mettere la bandiera a mezz’asta sul balcone del Palazzo. Stasera, invece, dal tramonto all’alba il Torrino illuminato - grazie alla collaborazione con Acea - con il tricolore. L’illuminazione andrà avanti nei prossimi giorni fino a fine emergenza.

Per ricordare i tanti morti di questa guerra silenziosa che non hanno potuto avere nemmeno avere un degno funerale e se sono andati senza il conforto degli affetti, i sindaci hanno organizzato questa cerimonia a distanza che non infrangerà le dure regole del distanziamento sociale. A proporla per primo è stato il presidente della Provincia di Bergamo e sindaco di Calcinate, Gianfranco Gafforelli, che si trova in una delle zone dove si contano più morti. Il presidente dell'Associazione nazionale Comuni Italiani (Anci) Antonio De Caro ha fatto sua la proposta e ha inviato una lettera a tutti i sindaci per chiedere la condivisione dell'iniziativa.

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, davanti alle bandiere a mezz'asta su Palazzo Marino, sede del Comune

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, davanti alle bandiere a mezz'asta su Palazzo Marino, sede del Comune - Reuters

«Tutti abbiamo negli occhi - ha scritto Decaro - le immagini della tragedia che sta colpendo così duramente molte città del Nord e che sta sottoponendo a dura prova tutte le comunità che amministriamo. Come sempre succede nelle grandi emergenze, noi sindaci, che siamo i rappresentanti istituzionali più prossimi ai cittadini, diventiamo destinatari e custodi delle loro legittime preoccupazioni e delle loro comprensibili angosce. Insomma, siamo la prima linea, sottoposti come siamo alla forte pressione del carico di responsabilità di una comunità intera». «Una pressione che - sottolinea Decaro rivolto ai colleghi sindaci - non deve schiacciarci. Lo sconforto, che pure tanti tra noi avvertono, non può prevalere anzi dobbiamo reagire con maggiore forza e determinazione per trasmettere fiducia e speranza». E proprio «per ricordare le tante vittime di questa drammatica epidemia, per onorare il sacrificio e l'impegno degli operatori sanitari, per abbracciarci idealmente tutti, per essere di sostegno l'uno all'altro, come sappiamo fare noi Sindaci, Ti chiedo di condividere» questo gesto. Adesione subito arrivata dall'Unione delle Province Italiane (Upi), da Ali-Autonomie Locali Italiane e dai tanti sindaci in trincea.

Solidarietà anche dall'Albania, dove il presidente della Repubblica, Illir Meta, ha fatto illuminare il palazzo presidenziale con il tricolore, come si vede nel video qui sotto.

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