mercoledì 20 luglio 2016
​​Sgominata un'organizzazione che gestiva il trasporto degli stranieri arrivati via mare in Italia a Milano e da qui in Europa.
Migranti, arrestati 13 scafisti di terra
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​​La Polizia di Stato ha smantellato un'organizzazione criminale di "scafisti di terra". Nelle prime ore della mattinata di ieri, gli agenti hanno eseguito 13 ordinanze di custodia cautelare in carcere, richieste dal sostituto procuratore della Dda di Milano Alessandra Cerreti ed emesse dal gip Teresa De Pascale, nei confronti di stranieri tutti accusati di associazione per delinquere, finalizzata allo sfruttamento dell'immigrazione clandestina, mediante trasporto di cittadini stranieri clandestini attraverso il territorio nazionale verso paesi del Nord Europa. Gli arresti hanno interessato, oltre alle province di Monza e Milano, anche quelle di Brescia e Venezia. Dei 13 destinatari di misura cautelare in carcere solo tre sono risultati irreperibili sul territorio nazionale. I poliziotti hanno dato sequestrato due veicoli utilizzati per compiere i viaggi. L'operazione di Polizia denominata "Transitus", condotta dagli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza di Monza, ha permesso di ricostruire l'attività di una organizzazione criminale, verticistica e piramidale, i cui componenti (sei egiziani, tre albanesi, due romeni, un siriano e una brasiliana), tutti regolari sul territorio nazionale e di età compresa tra i 26 e di 45 anni "svolgevano l'attività di veri e propri scafisti di terra", spiegano gli investigatori. L'indagine, iniziata nel 2014, iniziata a Monza e poi trasmessa per competenza alla Dda di Milano, ha preso il via dalle dichiarazioni rese ai poliziotti del Commissariato da un cittadino egiziano avvicinato dal gruppo criminale - che aveva tentato di assoldarlo quale autista per i trasporti all'estero dei clandestini - il quale si è rifiutato di collaborare e si è rivolto agli uomini in divisa. Il capo dell'organizzazione, un egiziano di 37 anni, tramite un complice in Sicilia era in contatto direttamente con gli scafisti in partenza dalle coste africane, una volta avvertito che i profughi erano in partenza per l'Italia, attivava immediatamente il gruppo. Inviava i "procacciatori" alla Stazione centrale di Milano con il compito di contrattare con loro il trasporto verso il Nord Europa. I cittadini dell'Est Europa svolgevano invece le mansioni di autisti. L'attività di indagine dei poliziotti monzesi ha permesso di raccogliere fonti di prova in ordine a 20 viaggi effettuati in un solo mese, per un totale di circa 100 migranti trasportati in Nord Europa e circa 70 mila euro di profitto per l'organizzazione criminale.
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