martedì 3 agosto 2010

 

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Con 279 voti a favore, un astenuto e nessun contrario l'Aula del Senato ha approvato definitivamente il disegno di legge con il "Codice antimafia". Sull'approvazione definitiva del ddl con il piano straordinario contro le mafie, il Presidente del Senato, Renato Schifani, aggiunge in aula: «Voglio ringraziare tutti i senatori, ma in particolare i gruppi di opposizione, che hanno fatto prevalere l'esigenza di far entrare immediatamente in vigore un testo contenente norme così rilevanti». «Mi compiaccio - ha aggiunto ancora Schifani - che abbiano accolto il mio invito, dimostrando come, di fronte all'esigenza di battere la criminalità organizzata, ancora una volta il Parlamento sa essere unito». il presidente del Senato ha poi ricordato che  in due anni il Parlamento ha approvato norme di contrasto senza precedenti: dal sequestro dei patrimoni, al 41 bis, al codice antimafia, «votando tutti questi provvedimenti all'unanimità e dimostrando che la legalità non è esclusiva di qualcuno ma è patrimonio di tutti. Lo dobbiamo ai cittadini italiani ma lo dobbiamo soprattutto alle vittime della mafia che hanno pagato con la vita il contrasto alla criminalità organizzata».Sull'approvazione del Codice antimafia è intervenuto anche il ministro della Giustizia, Angelino Alfano: «Oggi è un grande giorno per la lotta alla mafia. Si completa, infatti, il percorso avviato a Reggio Calabria, quando il Consiglio dei Ministri ha varato il "Piano straordinario contro le mafie", ha approvato il decreto relativo all'Agenzia per i beni confiscati e presentato il testo che, oggi, giunge all'approvazione del Senato»«Il Parlamento - continua il Guardasigilli - ha così definitivamente delegato il Governo a redigere il codice antimafia nel quale, per la prima volta nel nostro ordinamento, la legislazione di contrasto alla mafia verrà riunita in un unico testo normativo». Si tratta, ha aggiunto il Guardasigilli, di un codice antimafia che non ha precedenti nella nostra storia: «Fino ad oggi la legislazione antimafia ed in materia di misure di prevenzione è stata frammentaria e disordinata. Il codice darà finalmente ordine e maggiore efficacia alle leggi e fornirà, ai magistrati ed alle Forze dell'ordine, strumenti più incisivi ed armi più affilate».Soddisfatto anche il ministro dell'Interno, Roberto Maroni che ha ribadito la propria convinzione sulla possibilità «di sconfiggere la criminalità organizzata entro i prossimi tre anni». Il ministro, intervenuto a conclusione delle votazioni del ddl sul Codice antimafia, ha ringraziato tutte le forze politiche per il voto compatto sul provvedimento, approvato senza modifiche e divenuto legge dello Stato.
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