lunedì 7 agosto 2017
Secondo i pm il primo cittadino avrebbe favorito una nota ditta locale di smaltimento di rifiuti. Fondi neri, corruzione e appalti pilotati, le ipotesi di reato contestate
Arrestato il sindaco di Torre del Greco
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Il sindaco di Torre del Greco (Napoli), Ciro Borriello, è stato arrestato questa mattina con l'accusa di aver favorito un'importante realtà economica imprenditoriale operante nel settore dei rifiuti nelle gare di alcuni appalti.

Nello specifico le indagini hanno documentato che la società F.lli Balsamo, si legge in una nota della Procura di Torre Annunziata, ha «costituito mediante escamotages contabili, fondi neri di denaro contante, funzionali a ripagare lautamente gli atti contrari ai doveri di ufficio posti in essere dal primo cittadino». Tali somme «venivano consegnate al sindaco nel corso di incontri mensili in luoghi appartatati, privi di copertura di cellulari, mediante passaggi da un'auto all'altra». Nonostante tutto questo, gli incontri sono stati integralmente documentati con video-riprese e intercettazioni ambientali. I pm hanno definito le condotte messe in atto dal primo cittadino «un mercimonio della funzione pubblica svolta dal sindaco».

Oltre a Borriello, a capo di una giunta di centrodestra, la Guardia di Finanza ha arrestato altre cinque persone. Le ipotesi di reato sono fondi neri, corruzione e appalti pilotati. Tre le misure di custodia cautelare in carcere e altrettante ai domiciliari.

I controlli di notte per favorire l'impresa "amica"

A effettuare il servizio di raccolta rifiuti a Torre del Greco doveva essere l’impresa “amica” del sindaco, la “F.lli Balsamo srl”. Ma la gara l’aveva vinta la Ego Eco. Appalto importante, quasi 31 milioni di euro per il periodo 2012-2016. Così, come scrive il Procuratore di Torre Annunziata, Alessandro Pennasilico, il primo cittadino attiva tutta una serie di iniziative di carattere amministrativo per determinare la decadenza dell’appalto della Ego Eco, «favorendo ingiustamente la società di Balsamo, subentrata nell’esecuzione dell’appalto per effetto dello scorrimento della graduatoria di assegnazione». E il sindaco Ciro Borriello si attiva addirittura in prima persona, come spiega il capitano Giuseppe Campobasso, comandante della compagnia della Guardia di Finanza di Torre del Greco. «Era lui, in prima persona e di notte, a recarsi coi vigili urbani a eseguire dei controlli mirati sui mezzi della Ego Eco che eseguivano il servizio di raccolta dei rifiuti. Controlli che abbiamo documentato anche con delle riprese. Ovviamente analogo comportamento non è stato registrato nei confronti della seconda impresa, cioè della "F.lli Balsamo”». Un comportamento che, aggiunge l’ufficiale, «ha assunto un valore probatorio importante. L’indagine si è evoluta proprio dall’osservazione di questi atteggiamenti non proprio imparziali così come sancisce l’articolo 97 della Costituzione (“I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione”, ndr)».
«Comportamenti anomali» li definisce il capitano, infatti, «in prima battuta abbiamo registrato una strenua tutela dell’interesse pubblico che è quello di tenere pulita la città. Però lo stesso atteggiamento non è stato poi mantenuto nei confronti della società che è stata favorita. Va bene tutelare l’interesse pubblico però lo si deve fare con tutti, indiscriminatamente, non solo con una società, che poi si fa decadere, ne subentra l’altra, le criticità permangono, si fa finta di non vederle o anzi, come dimostrano alcune conversazioni registrate, si chiede la cortesia di far pulire determinate strade». Oltretutto la "F.lli Balsamo" non avrebbe neanche potuto partecipare all’appalto. «Già all’origine la documentazione di gara era contaminata ¬ - sottolinea l’ufficiale -. Lo abbiamo scoperto acquisendo i documenti presso il comune. La documentazione di gara che aveva presentato la società Balsamo non integrava il requisito economico. Doveva dimostrare coi documenti di aver avuto un determinato volume d’affari, solo che all'esito del nostro controllo a posteriori, la società è risultata sprovvista di questo requisito. Quindi andava esclusa ab origine. E tantomeno subentrare. E questo è un punto molto importante».
Irregolarità compensate con ricche tangenti. «E' stato documentato - scrive ancora la Procura - che la società “F.lli Balsamo” ha costituito, mediante escamotage contabili, “fondi neri” di denaro contante, funzionali a ripagare lautamente gli atti contrari ai doveri d’ufficio posti in essere dal primo cittadino; tali somme venivano consegnate al sindaco nel corso di incontri mensili che avvenivano in luoghi appartati, privi di copertura dei cellulari. Mediante passaggi da un’auto all’altra. Nonostante l’estrema riservatezza e accortezza, gli incontri sono stati integralmente documentati con l’attività tecnica di video-ripresa e intercettazione ambientale». Fatti molto gravi che giustificano per il gip la custodia cautelare per Ciro Borriello, Massimo e Antonio Balsamo, e gli arresti domiciliari per Ciro Balsamo, Francesco e Virgilio Poeti.
Reati , danni economici per il comune e per i cittadini. «Negli appalti pubblici, soprattutto con riferimento ai rifiuti - ricorda ancora il capitano -, quando una ditta vince una gara d’appalto eredita il "cantiere" cioè gli operai della precedente. Attualmente a Torre del Greco sta svolgendo la raccolta un’altra società, perché la gara oggetto d’indagine nel frattempo è scaduta, però il direttore del cantiere, cioè il punto di riferimento di tutti gli operai fa Balsamo di cognome, ed è destinatario di uno dei provvedimenti. Quindi va da sè che se io voglio arrecare criticità al servizio ci metto poco se la leva del comando è tenuta in mano da uno che porta quel cognome. Inoltre nel “cantiere” ci sono persone pregiudicate anche per reati gravi».


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