giovedì 26 maggio 2022
Il progetto del Forum delle Associazioni familiari, finanziato dalla presidenza del Consiglio, parte per ora su Roma e Palermo. De Palo: un passo per rendere la città a dimensione familiare
Nasce Spazio Famiglia, l'app per individuare strutture a misura di bimbo
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Un menù bambini al ristorante, il museo con il percorso didattico per i più piccoli, il teatro con gli sconti famiglia e l’albergo che offre camere a misura di famiglia ed area giochi. Sembrano dettagli di poco conto, ma non se si va in vacanza con i bambini o se si ha una famiglia numerosa. Da oggi, almeno su Roma e Palermo dove è partito il progetto pilota, tutte queste informazioni con tanto di geolocalizzazione, commento degli utenti e certificazione family friendly, saranno racchiuse in un’unica “app”. Si chiama “Spazio famiglia” l’applicazione ideata dal Forum delle Associazioni familiari, finanziata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri–Dipartimento per le politiche della famiglia, che permette di individuare (per ora nella Capitale e nel capoluogo siciliano) tutte le strutture ricettive, culturali e sociali che presentano arredi e accessori child friendly, facilitazioni per la famiglia e attività extra dedicate alle esigenze di genitori e figli.
Il progetto è partito dalla consultazione di 600 famiglie che hanno annoverato tra i luoghi “inaccessibili” i teatri, in testa alla classifica con il 46,8%, seguiti dagli hotel (38,1%), dai musei (31,4%) e dai ristoranti (29,8%). Per colmare questo gap nasce così la “app” e il sito Spazio-famiglia.it, con cui si vuol «dare una rete e protagonismo alle famiglie», come spiega il presidente nazionale del Forum delle Associazioni familiari Gigi De Palo durante la presentazione ieri a Roma, «per fare un passo avanti nel trasformare le città sempre più a misura familiare», mettendo insieme «le politiche familiari e la fantasia della tecnologia». Si parte appunto da Roma e Palermo, con la volontà di poterlo estendere anche ad altre città «che hanno già fatto richiesta di adesione».
L’Italia infatti, diversamente dal resto d’Europa, non ha locali commerciali con standard diffusi sulla famiglia, «ma qualcosa in questi anni si è mosso e noi vogliamo accelerare questo processo con la “app”», spiega la vicepresidente del Forum Emma Ceccarelli, parlando di «prima pietra per rispondere alle esigenze che semplificano la vita delle famiglie». La “app” così si inserisce, secondo la ministra per la Famiglia Elena Bonetti, in «un percorso di cui tutti dobbiamo essere responsabili, per creare luoghi in cui le famiglie siano protagoniste dell’agire sociale».
In un momento in cui il comparto del turismo vive un’impennata dopo due anni di difficoltà per la pandemia – hanno evidenziato Valentina Picca Bianchi, presidente del gruppo donne imprenditrici Fipe, e Antonella De Gregorio, vicepresidente di Federalberghi Roma – «questa “app” è un’opportunità per gli esercizi pubblici per farsi conoscere e migliorarsi», visto che «accogliere le famiglie significa fidelizzare più generazioni». Anche perché, ricorda l’assessore capitolino alle Attività produttive e pari opportunità Monica Lucarelli, «essere più accoglienti incentiva le famiglie a prolungare i soggiorni». Non va però negato, continua l’assessore ai Grandi eventi, sport e turismo Alessandro Onorato, «che la strada da fare è lunga. Un luogo non accogliente con le famiglie non è civilizzato».

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