lunedì 14 aprile 2014
​L'assemblea costituente di Ncd lo nomina presidente all'unanimità. Polemica con Fi sul passaggio di Bonaiuti. Ipotesi gruppi unici con l'Udc dopo l'intesa alle europee.
INTERVISTA "Noi alternativi alla sinistra" (G. Marcelli, 5/4/2014)
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Angelino Alfano è stato eletto all'unanimità primo presidente di Nuovo centrodestra. L'ex delfino di Silvio Berlusconi punta dritto ai voti dei moderati italiani ed assicura: "La sinistra non ci consideri alleati per sempre. Conquisteremo tutto il campo di destra con il coraggio e la forza delle nostre idee". Intanto prepara il piano di battaglia per intercettare i voti di Forza Italia e aspetta a braccia aperte Paolo Bonaiuti, un altro pezzo pregiato della squadra azzurra che abbandona il Cavaliere per imbarcarsi in questa nuova avventura, forse con il compito di gestire la comunicazione di Ncd. Il tutto nella logica di potenziare al massimo la presenza dei moderati al centro, facendo infuriare gli ex di Forza Italia ("se questo è il nuovo...", è il commento sarcastico il consigliere politico del Cav, Giovanni Toti). Tanto da far uscire allo scoperto gli amici dell'Udc che, dopo l'accordo per le europee, già parlano senza mezzi termini di gruppi unici con il nuovo centrodestra anche per il parlamento italiano. Alla fine di un Assemblea costituente che ha visto votare il presidente e lo statuto di Ncd da 8.326delegati provenienti da tutta Italia secondo procedure certificate da un notaio che, viene fatto notare da Gaetano Quagliariello, non si erano mai viste nella vecchia Forza Italia e nel Pdl, Alfano traccia la strada che la formazione politica seguirà. Con un primo obiettivo: quello delle elezioni europee. "Le europee - dice commosso Alfano ai delegati - saranno un grande banco di prova. In tantissimi vogliono che questo nostro bambino non cominci neanche a camminare". Nel discorso dopo l'elezione, Alfano non nomina mai Berlusconi e lancia ramoscelli d'ulivo, in tema con la domenica delle Palme. "L'unificazione del centrodestra non passi - ammonisce - da una guerra ma da una rinascita morale e civile del nostro Paese. Da tutti gli interventi in questa assemblea non è stato possibile sentire nè odio nè acrimonia nè violenza". E il messaggio della formazione, alleata per le Europee all'Udc di Cesa, è chiaro: "Se gli italiani vogliono votare protesta possono votare Grillo; se vogliono la sinistra voteranno il Pd; se vogliono una nostalgia votano Fi, se vogliono un futuro possono votare il Ncd: perchè noi siamo l'unico movimento politico in grado di liberare le energie del nostro Paese". Perchè il rischio vero per il ministro dell'Interno risiede in "un nuovo bipolarismo tra la sinistra e Grillo", determinato "anche a causa di una certa demonizzazione che il vecchio centrodestra ha fatto nei nostri confronti aggredendoci e non accettando la nostra scelta".
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