mercoledì 21 luglio 2010
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Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha sottolineato oggi la correttezza del comportamento del sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, coinvolto nell'inchiesta sulla cosiddetta P3, un presunto comitato d'affari segreto che avrebbe mirato ad influenzare le istituzioni per favorire il governo del premier Silvio Berlusconi. "Tutto è noto dell'inchiesta. Niente è noto invece di ciò che il sottosegretario Caliendo avrebbe materialmente fatto agendo illecitamente o in direzione contraria ai doveri dell'ufficio che ricopre", ha detto Alfano rispondendo al question time alla Camera."Dunque, intendo ribadire in quest'aula la piana correttezza di comportamento del sottosegretario Caliendo nei due anni di intenso e proficuo lavoro al ministero della Giustizia", ha aggiunto il Guardasigilli.Caliendo non risulta indagato nella inchiesta "P3", nata dallo stralcio di un altro dossier su presunti illeciti nell'assegnazione di appalti per l'energia eolica in Sardegna, e nell'ambito della quale sono stati arrestati l'imprenditore Flavio Carboni, il magistrato tributario Pasquale Lombardi e il costruttore Arcangelo Martino.Secondo alcuni media, però, il sottosegretario alla Giustizia avrebbe comunque partecipato a riunioni con alcuni degli arrestati e altri inquisiti.Ieri l'Idv ha presentato a Camera e Senato una mozione di sfiducia nei suoi confronti, mentre il Partito democratico nei giorni scorsi ha chiesto al governo di congedarlo.

 

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