venerdì 8 novembre 2019
L'abbraccio di Conte ai parenti di Nino, Marco e Matteo, morti in servizio per l'esplosione in una cascina. Il vescovo: la nostra forza è perseverare nel bene
I funerali dei tre vigili del fuoco ad Alessandria (Ansa)

I funerali dei tre vigili del fuoco ad Alessandria (Ansa)

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«Siamo qui, in questo momento di dolore profondo, per chiedere la benedizione di Dio per Nino, Marco e Matteo, morti in un atto di servizio alla comunità». Il vescovo di Alessandria, monsignor Guido Gallese, ha iniziato con queste parole i funerali dei tre vigili del fuoco morti lunedì notte nell'esplosione di Quargnento.


Tanti applausi e un lungo suono delle sirene ha accolto l'arrivo dei feretri dei tre vigili del fuoco rimasti uccisi nell'esplosione della cascina. Le tre bare sono state trasportate su autoscale fino davanti alla prefettura e poi portate a piedi verso la cattedrale, accolti dagli applausi dei colleghi e delle tantissime persone presenti. Sono stati poi accompagnati davanti all'altare dalle note dello

Stabat Mater

cantato dal coro degli allievi carabinieri. I tre feretri, avvolti nel tricolore, sono stati posti infine a terra su un tappeto rosso. Sopra ciascuno, il casco dei vigili del fuoco. A fianco dell'altare le corone del capo dello Stato, dei presidenti di Camera e Senato e decine di gonfaloni.

Ai funerali sono presenti il presidente del Consiglio Giuseppe Conte accompagnato dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il sindaco di Revigliasco, Gianfranco Cuttica. Il premier che è arrivato a piedi, lungo il tragitto ha stretto le mani dei vigili del fuoco schierati lungo la

via che conduce alla chiesa. Poco prima era giunto il presidente della Camera, Roberto Fico. Alla cerimonia funebre partecipano circa 1.500 vigili del fuoco da tutta Italia. Il premier Conte ha abbracciato a lungo la madre di uno delle tre vittime, Antonio, che ha chiesto di fare di tutto per catturare chi ha messo l'esplosivo e il timer nella cascina.


«Di fronte a ogni stortura di questo mondo e questa vita la nostra forza sta nel non farci contaminare dal male, dalla zizzania ma perseverare nel bene». Così monsignor Gallese durante l'omelia. «Sento nel cuore di dover dire una parola di senso - ha aggiunto il vescovo di Alessandria - a questo dolore che ci sta attanagliando tutti come una cappa da giorni. Le parole umane non sono sufficienti, l'unica parola che consola è quella di Dio. Gesù è l'unico che può darci la forza di non essere travolti dall'amarezza, dal dolore e dal male. Dobbiamo rivolgerci a Maria - ha concluso ricordando la Madonna della Salve, la patrona della diocesi di Alessandria - affidarci a lei perché è l'unica che ci può capire totalmente».

Il premier Conte ha poi scritto su Facebook: "Mi ha commosso vedere il lungo e silenzioso abbraccio della comunità, venuta a rendere omaggio a questi ragazzi e ai loro coraggiosi colleghi che ogni giorno rischiano la vita per garantire la sicurezza di tutti noi. Nessun gesto o parola potrà consolare il dolore dei familiari, intorno ai quali tutta l'Italia si stringe con affetto in un giorno così triste".

«Siamo passati dalla speranza all'incredulità per quello che stavamo vivendo , poi la rabbia, il bisogno di capire perché e chi, poi il cordoglio non di una città, ma di un intero Paese con una manifestazione di vicinanza e affetto incredibili e oggi il saluto». Così il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Alessandria Roberto Marchioni al termine della cerimonia funebre ha ricordato commosso i tre vigili del fuoco morti nell'esplosione della cascina di Quargnento.


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