giovedì 4 marzo 2010
Relazione al Parlamento: si abbassa l’età media del contatto con le bevande alcoliche. I bevitori italiani sono i più giovani d’Europa. E tra i teenager cresce la moda, importata dai Paesi del Nord della binge-mania, ovvero l’assunzione di 5-6 cocktail fuori pasto nell’arco di 3 ore al massimo.
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Va meglio che nel resto d’Europa, ma questo non basta a cantar vittoria. Rimane alto, infatti, l’allarme alcol in Italia: ben un connazionale su dieci fa un uso smodato e quotidiano di alcol e, ancora peggio, il consumo è preoccupante tra i giovanissimi che, a 11 anni, hanno già il bicchiere in mano con il triste primato di essere i bevitori più giovani tra i paesi europei. E se si registrano comunque miglioramenti in termini di mortalità ridotta e patologie correlate, è anche vero che i comportamenti a rischio aumentano pericolosamente, come bere fuori pasto preferendo alcolici forti al più tradizionale vino. Mentre tra i teen-ager è "binge-mania". Spopola, infatti, il binge-drinking: l’assumere alcol in modo compulsivo fino ad ubriacarsi, ovvero una vera abbuffata di cocktail che consiste in almeno 5-6 bicchieri fuori pasto e nell’arco di 2-3 ore. È un quadro certamente non tranquillizzante quello che emerge dalla Relazione al Parlamento sugli interventi realizzati da Ministero della Salute e Regioni in materia di alcol e problemi alcolcorrelati - anni 2007-2008. Pur, sottolinea il ministero, con qualche segnale di miglioramento.Giovani consumatoriI ragazzi italiani consumano alcol per la prima volta ad un’età che è la più bassa in Europa, poco più di 12 anni. Così, nel 2008 il 17,6% dei giovani di 11-15 anni ha consumato bevande alcoliche. Tra i giovani di 18-24 anni di entrambi i sessi ha consumato alcol il 70,7%, con una prevalenza superiore alla media nazionale. Inoltre, afferma il ministero della Salute, «per quanto riguarda i giovani, la bassa età del primo contatto con le bevande alcoliche è l’aspetto di maggiore debolezza del nostro Paese nel confronto con l’Europa (in media 12,2 anni di età, contro i 14,6 della media europea)». Secondo i dati del ministero, in Italia circa 1,5 milioni di ragazzi nella fascia 11-24 anni sono considerati consumatori a rischio, e di questi, la metà ha meno di 18 anni. Il 9,4% della popolazione consuma quotidianamente alcol in quantità non moderate e il 15,9% non rispetta le indicazioni di consumo. Binge DrinkingComportamento mutuato dai Paesi del Nord, il binge è diffuso soprattutto tra i maschi di 18-24 anni (22,1%) e di 25-44 (16,9%). Nella fascia 11-24 anni, ha praticato il binge nel corso dell’anno il 13,2% dei maschi e il 4,4% delle femmine. La propensione al binge drinking, che si sta diffondendo anche tra gli adulti, appare più alta tra le persone con più elevato titolo di studio e fra chi si sente in buona salute. Nella classe di età 11-15 la prevalenza, in controtendenza, appare lievemente superiore per le femmine. Inoltre, rileva la Relazione, cresce nel tempo la prevalenza delle donne consumatrici.Alcol e incidenti Tra i giovani conducenti d’auto, inoltre, si riscontra il più alto numero di feriti e morti negli incidenti stradali (29.672 feriti di 30-34 anni e 432 morti di 25-29 anni nel 2007) e l’ebbrezza da alcol ha rappresentato nel 2007 il 2,09% del totale di tutte le cause di incidente stradale rilevate. Gli incidenti stradali causati da abuso di alcol hanno registrato quasi 2000 casi in più tra il 2006 e il 2007, nonostante la diminuzione del totale degli incidenti. Altro dato riguarda i ricoveri ospedalieri: risulta in aumento la percentuale di diagnosi ospedaliere per cirrosi epatica alcolica in rapporto alle altre diagnosi (+6,5 punti percentuali dal 2000 al 2006).
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