mercoledì 19 ottobre 2016
Aiuti alla natalità, da gennaio un primo passo. Il ministro per la Famiglia Costa: «Misure strutturali».
Cosa salvare e cosa no della manovra di Massimo Calvi
Assegni alle neo-mamme, bonus per nidi
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«Per la prima volta nelle legge di bilancio c’è un capitolo interamente dedicato alla famiglia». È soddisfatto il ministro Enrico Costa. È soddisfatta la dirigenza di Area popolare, capigruppo e ministri, che convocano la stampa per mettere in fila i temi che rivendicano come 'propri' e per rilanciare le ragioni di un’alleanza. Angelino Alfano ricorda i 600 milioni stanziati per la famiglia, Costa assicura che si tratta di «interventi strutturali». Non misure una tantum, insomma, con la promessa ribadita di intervenire, a partire dal prossimo anno, sulla leva fiscale. «Nel giro di 10 anni i nuovi nati sono scesi di 100mila unità, e le proiezioni su quest’anno non lasciano prevedere inversioni di tendenza».Finiti sotto la soglia psicologica del mezzo milione di nati all’anno si proverà dal prossimo anno a invertire la rotta. «Non c’è niente di automatico, ma siamo fiduciosi che nell’arco del triennio 2016-2018 i risultati si vedranno », si dice fiducioso il ministro per gli Af- fari regionali e le Autonomie, con delega alla Famiglia. Manovra, la torta ma non la festa di Francesco RiccardiCosa salvare e cosa no della manovra di Massimo CalviPiano formato famiglia«Le famiglie potranno contare su risorse certe per oggi e per gli anni a venire». Un piano che, da 600, vedrà i fondi aumentare a 700 milioni per gli anni successivi, a partire dal 2018, «primo passo importante di un percorso pluriennale di sostegno ai nuclei familiari e alla natalità, è il segnale di un Governo che vuole essere vicino alle famiglie». Parte 'mamma domani'«Interveniamo - spiega il Ministro - a sostegno dei nuclei familiari con figli da 0 a 3 anni». 'Mamma domani' consisterà di un assegno di 800 euro per i nati nel 2017 che tutte le future mamme potranno richiedere già durante la gravidanza per le prime spese, a partire dal primo gennaio. Questa misura non è sostitutiva ma si aggiunge, per gli aventi diritto, al Bonus bebè, gli 80 euro mensili, pari a 960 euro l’anno per tre anni, entro la soglia Isee di 25mila euro (assegno raddoppiato sotto i 7mila euro annui). «Interventi, questi - chiarisce Costa - ricalcati dal modello francese, dove ha dato buoni risultati». Buono nido e baby sitterConsisterà in un voucher fino a mille euro l’anno, in base ai mesi effettivi di frequenza, per i primi tre anni del bambino (per tutti i nati dal primo gennaio 2016) per affrontare il costo della retta degli asili nido pubblici e privati. Per la baby sitter il contributo di 600 euro per sei mesi, dato in alternativa al congedo parentale, viene rifinanziato e rafforzato per due anni. Raddoppia lo stanziamento per le lavoratrici dipendenti (da 20 a 40 milioni) e per le autonome addirittura si quintuplica, da 2 a 10 milioni. Crediti agevolati  Vengono anche stanziati 60 milioni per i prossimi tre anni, con i quali offrire delle garanzie alle banche che forniscono piccoli prestiti alle famiglie per spese legate all’arrivo di un figlio. In arrivo un testo unicoCome già anticipato all’atto del suo insediamento è in arrivo anche una misura di facilitazione, a costo zero, ma che potrà avere una grande utilità. «A breve - annuncia Costa - verrà presentato il disegno di legge delega per il Testo Unico della Famiglia. Lo scopo è quello di riordinare le norme per la famiglia, semplificandole, rendendole più chiare, conosciute e accessibili, eliminando incongruenze e incertezze normative, favorendo l’accesso alle opportunità». Sul fisco solo un impegno«Questa è soltanto la prima fase di un percorso organico e pluriennale. Nel 2018, nell’ambito della riforma dell’Irpef, verrà affrontato il tema del 'Fattore famiglia' per riconoscere un trattamento fiscale con vantaggi crescenti in rapporto al numero dei figli. Finora la presenza di figli in una famiglia ha avuto un valore neutro, da oggi - promette Costa - non sarà più così».
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