martedì 17 luglio 2018
I fatti sarebbero accaduti in una comunità di accoglienza in Lombardia. La denuncia presentata alla procura della Repubblica di Roma
Il caso è stato denunciato alla procura della Repubblica di Roma (Ansa)

Il caso è stato denunciato alla procura della Repubblica di Roma (Ansa)

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Le accuse parlano di abusi e violenze. Contro padre Antonio Zanotti, 70 anni, frate cappuccino bergamasco, fondatore della comunità di accoglienza “Oasi7” di Antegnate (al confine tra Bergamo e Cremona) per persone in difficoltà e richiedenti asilo, al di fuori dal "circuito" diocesano cremonese, c’è la denuncia di un ragazzo straniero che negli anni scorsi sarebbe stato vittima di abusi. Come anticipato dal Corriere della Sera, la denuncia è stata presentata alla procura di Roma, corredata da video e fotografie; altri due giovani sarebbero pronti a testimoniare.

Il ragazzo che ha denunciato le violenze giunge all’”Oasi7” nel 2014, e dopo tre mesi subirebbe – così è riportato nella denuncia – i primi approcci sessuali espliciti di padre Zanotti. Dopo un anno dall’arrivo in comunità il giovane straniero si allontana dalla struttura, ma vi fa ritorno nei mesi successivi: gli abusi però proseguirebbero, anche con «minacce miste a ricatti», si legge nella denuncia.

Pochi mesi fa la scelta definitiva di uscire dalla comunità: per questa decisione sarebbe anche rimasto vittima di una “spedizione punitiva” da parte di due ragazzi albanesi residenti nella struttura di padre Zanotti. L'avvocato Laura Sgrò, legale dello studio Bernardini De Pace di Roma che assiste la vittima, ha chiesto alle gerarchie vaticane la dimissione dallo stato clericale del sacerdote e attende provvedimenti da parte della procura capitolina. Da parte della comunità “Oasi7”, nessun commento.


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