martedì 24 gennaio 2017
Decine di candidati alle selezione di Confartigianato. «Gli antichi mestieri non sono stati dimenticati».
Lustrascarpe napoletano ritratto in una cartolina.

Lustrascarpe napoletano ritratto in una cartolina.

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Non è propriamente un antico mestiere artigiano da riscoprire, ma potrebbe offrire qualche soddisfazione economica a chi un lavoro non ce l'ha. Saranno 70 gli aspiranti sciuscià siciliani che da domani parteciperanno alla selezione per 15 posti da lustrascarpe in una decina di punti nevralgici della città di Palermo.

Le candidature arrivate dopo la pubblicazione del bando di Confartigianato sono una 70ina: soprattutto diplomati, ma anche qualche laureato per il quale evidentemente il corso di studi non ha portato il risultato desiderato. Perché al di là del folklore - il rimando al film di Vittorio De Sica "Sciuscià" è d'obbligo, con gli scugnizzi romani del dopoguerra che si guadagnavano il pane per strada - proporre ai giovani il mestiere di lustrascarpe non è proprio quel che si dice un salto nel futuro.

Le postazioni da lustrascarpe saranno almeno 10, nei punti del «passeggio» cittadino: sotto i portici di via Ruggero Settimo, in via Libertà, piazza Castelnuovo, via Emerico Amari, piazza San Domenico, piazza Borsa, piazza Verdi, via Maqueda, corso Vittorio Emanuele e in stazione centrale. Chi verrà scelto farà parte di una cooperativa le cui spese saranno sostenute dalla Confartigianato. I selezionati saranno poi formati da storici artigiani con un corso gratuito. E poi, tutti a lucidare le scarpe dei passanti.

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