domenica 15 maggio 2016
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1 Le parole chiave devono essere accoglienza e controllo. Il Comune deve attivarsi per fare la propria parte a sostegno dei migranti aventi diritto, ma ogni integrazione passa da un’affermazione forte di identità. Sappiano i migranti che arrivano nella capitale mondiale della cristianità. 2 Il quoziente familiare è presente con chiarezza nel nostro programma, ma prima ancora bisogna abbattere le addizionali comunali che i romani pagano in misura maggiore degli abitanti delle altre città d’Italia, esentando da subito le famiglie con tre o più figli. 3 Roma Capitale detiene 59.866 unità immobiliari, quasi ventimila affittate a meno di 100 euro al mese, settemila affittate a meno di 10 euro al mese. Rimettere a reddito questa che non è edilizia popolare, ma parliamo di locali di pregio regalati agli amici degli amici dalla giunte di centrodestra e centrosinistra (quasi novecento assegnatari sono partiti, sindacati, associazioni collaterali) significa trovare le risorse per rifinanziare un massiccio piano di buoni casa rivolti in particolare alle giovani famiglie regolarmente unite in matrimonio. 4 Si interviene rapidamente sulle sacche di spreco che hanno causato il sacco di Roma da parte di chi l’ha governata negli ultimi dieci anni. Nelle pieghe di un bilancio da 5.5 miliardi di euro l’anno abbiamo già individuato ottocento milioni di euro recuperabili dalla riduzione dei privilegi di ogni genere: immobiliari, sindacali, di gestione. Da lì partiremo. 5 Il nostro programma nazionale come Popolo della Famiglia ha al centro la battaglia per la libertà scolastica. A Roma e nel Lazio dobbiamo essere pronti a introdurre lo strumento del buono scuola. La famiglia ha diritto di scegliere dove mandare a scuola i propri figli e peraltro troppi istituti non statali storici stanno chiudendo con un danno enorme per la città. 6 Non mi piace rispondere a domande caratterizzate da un elemento etnico. Ogni insediamento abusivo, ogni racket, ogni sfruttamento schiavistico sarà duramente perseguito su stimolo della giunta comunale. 7 Va chiuso al traffico privato tutto il centro storico che deve diventare il più bel museo a cielo aperto del mondo, fonte di ricchezza per la città, incentivando all’interno dell’attuale perimetro della Ztl le corse a tariffa fissa dei taxi. 8 L’incentivo alla natalità e l’assegno matrimoniale. Ho perso mio padre pochi giorni fa e il suo funerale era il terzo del giorno in parrocchia, dove in una settimana si erano tenuti venti funerali e nessun battesimo. Se Roma è questa, Roma muore. Bisogna tornare a far venire voglia ai giovani di sposarsi, di fare l’amore, di fare figli. Diventa una necessità. Il Comune sosterrà con 2.500 euro ogni nascita e 2.500 euro ogni matrimonio tra under 35. Ogni nuovo figlio di Roma, è una festa per Roma. Sosterremo i Centri Aiuto alla Vita e contrasteremo la scelta dell’aborto con ogni mezzo, con l’obiettivo politico generale di abrogare la legge 194. 9 Roma, città medaglia d’oro della Resistenza, deve scegliere la strada della resistenza civile contro l’applicazione di una legge incostituzionale contro la famiglia come quella che non è sulle 'unioni civili', ma sulle unioni omosessuali. Sono pronto a farmi arrestare per difendere la Costituzione e il diritto di famiglia vigente, quella legge è inapplicabile a meno di non voler chiamare famiglia il luogo dove per costruirla si comprano i figli affittando uteri, sfruttando le donne in stato di bisogno. I figli non si pagano e ogni bambino ha diritto a una mamma e a un papà. La legge sulle unioni omosessuali è il presupposto della legittimazione dell’omogenitorialità e della conseguente invasione del gender nelle scuole. 10 Sono totalmente contrario all’ennesimo registro inutile e all’eutanasia sotto qualsiasi forma. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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