venerdì 1 aprile 2022
8 milioni e mezzo di italiani per le amministrative in 982 Comuni (il ballottaggio il 26 giugno). E si decide anche per i 5 quesiti sulla giustizia
Si vota il 12 giugno 2022

Si vota il 12 giugno 2022 - Ansa

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Via libera all’election day. Il 12 giugno si voterà per le elezioni amministrative e, assieme, per i cinque referendum sulla giustizia. Il Consiglio dei ministri ha fissato ieri la data della consultazione sui quesiti ammessi e il primo turno delle elezioni comunali, mentre i ballottaggi si svolgeranno come sempre due settimane dopo, quindi il 26 giugno.

Per le sole elezioni amministrative saranno chiamati al voto 8 milioni e mezzo di abitanti; i comuni in cui si rinnova il sindaco saranno 982, di cui 22 capoluoghi di provincia (tra cui Alessandria, Belluno, Como, La Spezia, Lucca, Messina, Monza, Oristano, Padova, Parma, Taranto e Verona) e 4 capoluoghi di Regione (Genova, Palermo, L’Aquila e Catanzaro).

Per i Comuni della Val d’Aosta le urne sono anticipate al 15 maggio (ballottaggio il 29), per quelli del Trentino Alto Adige il 29 maggio (secondo turno il 12 giugno). I quesiti referendari promossi dai radicali e dalla Lega e ammessi dalla Corte costituzionale a febbraio sono cinque: la riforma del Consiglio superiore della magistratura, l’abolizione della "legge Severino", i limiti agli abusi della custodia cautelare, la separazione delle funzioni dei magistrati e la loro equa valutazione.

La data unica era stata chiesta per primi da Lega e Forza Italia, a cui si erano uniti tutti i partiti. Il 22 febbraio la Camera aveva approvato quasi all’unanimità un ordine del giorno della Lega in tal senso. Tre sono i principali motivi della richiesta dell’accorpamento di più votazioni: evitare la doppia chiusura delle scuole, aiutare il raggiungimento del quorum per i referendum (che sono validi solo se si reca alle urne il 50% più uno degli aventi diritto) e il risparmio delle spese per far funzionare i seggi.

La decisione del Consiglio dei ministri è stata applaudita da Matteo Salvini, primo a proporre l’accorpamento: «Sono contento perché hanno ascoltato la richiesta della Lega, si vota insieme per i sindaci e per i referendum sulla giustizia, si risparmiano 200 milioni. C’era chi voleva votare in date separate, ora invece – afferma il leader della Lega – milioni di italiani che votano per i sindaci potranno votare anche per i 5 referendum sulla giustizia. L’election day comporta un risparmio di tempo e di soldi, chiederemo che vengano usati per tagliare ancora i costi di bollette benzina».

Anche il M5s ha dichiarato soddisfazione per una scelta che «consentirà di evitare di ritornare alle urne in più occasioni». La deputata Vittoria Baldino ha avanzato però anche altre richieste in materia elettorale che definisce prioritarie: «Occorre dare la possibilità di esercitare il diritto al voto anche per i fuori sede, il voto elettronico e, soprattutto, portare avanti l’iter della nuova legge elettorale». Critiche invece da Maurizio Turco e Irene Testa del Partito radicale, per i quali «una tornata elettorale e referendaria tra il 12 e il 26 giugno equivale a boicottare la partecipazione popolare».

ECCO QUALI SONO I CINQUE REFERENDUM SULLA GIUSTIZIA

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