venerdì 5 dicembre 2008
Aveva 85 anni. Storico direttore del Tg1 dopo la riforma Rai del 1975,  è stato anche presidente del Comitato tv e minori e dell'Ucsi. Nel 1977 fu gambizzato dalle Brigate Rosse.
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Il giornalista Emilio Rossi, che, dopo la riforma legislativa del 1975, divenne il primo direttore del Tg1, è deceduto ieri nella sua casa romana. Aveva 85 anni. Lo ha annunciato la Rai.Storico direttore del Tg1 subito dopo la riforma Rai del 1975, Emilio Rossi è morto ieri a 85 anni nella sua casa romana. Nel 1977 mentre si recava al lavoro a Via Teulada a piedi, fu gambizzato dalle Brigate Rosse. È stato anche vice direttore generale della Rai, presidente del comitato tv e minori, presidente dell'Ucsi, l'Unione cattolica della stampa italiana, e, sino alla sua scomparsa, ha presieduto il Comitato di Amministrazione del Centro Televisivo Vaticano.Genovese, laureato in giurisprudenza e in filosofia, aveva cominciato l'attività giornalistica in un quotidiano locale. Era entrato in Rai nel 1956 e al vertice del Tg1 rimase sei anni, sino al 1981. Bloccato dall'attentato per sei mesi in ospedale, tornò in redazione poco prima del sequestro Moro e, proprio durante quei 55 giorni, varò un modello di Tg quasi permanente, per alcuni versi il prototipo delle 'all news' di oggi, a mostrare la sua inventiva e la sua attenzione per il servizio pubblico, verso i telespettatori.  "Una volta, a Genova, quando ero ancora studente di filosofia per strada sono finito addosso a una vecchina. Leggevo camminando...", ricordava Rossi, una vita passata ad occuparsi di tv e d'informazione, ma anche una vita dedicata alla passione di leggere libri e ragionare. Quando fu colpito da 15 pallottole sparategli a bruciapelo, per quella che secondo l' ex Br Adriana Faranda fu una "incisiva attività contro i livelli intermedi della Dc" in preparazione del delitto Moro, anche allora Rossi aveva in mano un libro, un testo di Pietro Ingrao.Era una sua abitudine trovare spazi extra per leggere e lo faceva spesso per strada. Abitudini di un uomo che sino all'ultimo ha sempre chiesto di riflettere e confrontarsi come ha fatto con in volume pubblicato da poco da Rubbettino, 'L' undecima Musa', che segue le sue ricerche su Maritain, Pascal, la politica e la morte. Ma i libri scritti e pubblicati da Emilio Rossi sono diversi, a partire da 'Il pensiero politico di Jacques Maritain', del 1956, a 'La politica come follia - Ironia e verità di Pascal', a 'Una pendola per lo zar. La politica, il tempo, la mortè, fino a 'L'undecima musa'. Navigando con Ulisse nel mare della comunicazione di attualità. Numerosi i riconoscimenti che Emilio Rossi ha ricevuto nel corso della sua carriera: il premio Casalegno, il premio Napoli, il premio Gentile da Fabriano, il premio Scarfoglio e, solo lo scorso anno, il premio Ischia e il premio Ilaria Alpi alla carriera, ricevendo il quale ha ringraziato e si è detto convinto"che deve esserci il piacere di fare questo mestiere, per riuscire a condividere le cose con gli altri". 
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