Fra tradizione e modernità, il lavoro silente e prezioso delle Fiamme gialle

Affidato al fotografo Massimo Sestini e all'agenzia Armando Testa, il calendario 2026 della Guardia di Finanza racconta ciò "che non si vede" dell'opera quotidiana dei militari in gialloverde.
November 26, 2025
Fra tradizione e modernità, il lavoro silente  e prezioso delle Fiamme gialle
La pagina del mese di aprile del Calendario 2026 della Guardia di Finanza
L'essenziale, ammoniva lo scrittore-aviatore Antoine de Saint-Exupéry, spesso «è invisibile agli occhi». E allora, se si vuole renderlo visibile, bisogna escogitare qualcosa, che serva a far intuire a chi non lo conosce quanto, e prezioso, lavoro possa esserci dietro la facciata di una istituzione. A scorrere le 13 tavole dell'edizione 2026 del calendario della Guardia di Finanza, intitolato "Tre colori, un mondo" e appena presentato a Roma, parte di quel lavoro si riesce a percepire, senza eccessi di verbosità o di retorica autoincensatoria, grazie a foto nitide, in un elegante bianco e nero, di un maestro come Massimo Sestini, vincitore del World press photo, e a una serie di slogan asciutti ma raffinati, basati sull'arte del calembour, ideati dal gruppo Armando Testa, come  quello del mese di giugno - «sull'evasione siamo fiscali anche nei paradisi» - che gioca sulle parole per raccontare, in estrema sintesi, un'attività investigativa fra le più complesse, volta a seguire le tracce di patrimoni sconosciuti al fisco anche oltre confine. Così, da gennaio a dicembre, si viene accompagnati da immagini essenziali e da frasi icastiche che fanno garbatamente il verso ai cartelloni pubblicitari d'antan: «Contro i falsi, ci mettiamo la firma», ad esempio, nel mese di aprile; o «facciamo emergere l'economia sommersa», a maggio; o ancora «sorvoliamo su tutto ma non sul crimine», ad agosto. Senza dimenticare la dimensione umana delle finanziere e dei finanzieri ritratti, che trasmettono entusiasmo, orgoglio, passione e consapevolezza di agire per il bene comune. 
Il mese di gennaio del calendario 2026 della Guardia di Finanza.Il mese di febbraio del calendario 2026 della Guardia di Finanza.Il mese di marzo del calendario 2026 della Guardia di Finanza.Il mese di aprile del calendario 2026 della Guardia di Finanza.Il mese di maggio del calendario 2026 della Guardia di Finanza.Il mese di giugno del calendario 2026 della Guardia di Finanza.Il mese di luglio del calendario 2026 della Guardia di Finanza.Il mese di agosto del calendario 2026 della Guardia di Finanza.Il mese di settembre del calendario 2026 della Guardia di Finanza.Il mese di ottobre del calendario 2026 della Guardia di Finanza.Il mese di novembre del calendario 2026 della Guardia di Finanza.Il mese di dicembre del calendario 2026 della Guardia di Finanza.
Il mese di gennaio del calendario 2026 della Guardia di Finanza.
«Giallo, verde e grigio»
L'impressione che se ne ricava è quella di un mix di tradizione e contemporaneità, per un corpo che attinge la propria forza da radici plurisecolari (è nato nel lontano 1774) e che l'anno prossimo festeggerà il venticinquennale della legge che ne ha istituzionalizzato le competenze di polizia economico-finanziaria. «Abbiamo voluto raccontare il nostro mondo affidandoci a due eccellenze della creatività italiana: la forza espressiva e comunicativa del Gruppo Armando Testa e lo sguardo lucido, narrativo e iconico del fotografo Massimo Sestini - osserva il comandante generale della Gdf, Andrea De Gennaro -. Attraverso tavole di grande impatto, costruite con equilibrio tra rigore e creatività, parole e immagini, offriamo uno sguardo profondo sulle nostre attività. Il Calendario, nei tre colori che ci identificano - giallo, verde e grigio - racconta chi siamo e lo fa con una scelta stilistica forte». La fotografia in bianco e nero, «che sottrae per rivelare, valorizzando la luce interiore e restituendo forza evocativa e profondità a ogni scena - considera ancora il generale De Gennaro - si fonde con elementi grafici, messaggi diretti e immediati, eppure carichi di significato, trasformando ogni mese in una narrazione comunicativa che lascia il segno». Il tutto si mescola in un racconto «che unisce valori e azione, identità e servizio: un viaggio dentro la nostra Istituzione, ma anche un invito a guardare con occhi nuovi la realtà che ogni giorno tuteliamo. Non vogliamo solo raccontare ciò che è più visibile e già noto. Il Calendario mette in risalto anche ambiti operativi meno conosciuti, ma di fondamentale importanza: il presidio del golden power, la prevenzione del riciclaggio, la lotta alle distorsioni del mercato e allo sfruttamento del lavoro. Ogni intervento testimonia un'unica finalità: proteggere la legalità, la sicurezza e la dignità economica del nostro Paese».
Quel presidio silenzioso in difesa della sicurezza economica
La sicurezza economica e finanziaria, argomenta il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti,  «è oggi una forma essenziale di sicurezza nazionale e, in quanto tale, va adeguatamente presidiata e difesa, soprattutto nell'attuale contesto internazionale segnato da sfide che continuano a mettere sotto pressione la stabilità degli Stati». Così, prosegue, «ogni pagina del Calendario è un invito a conoscere meglio il lavoro della Guardia di finanza. Un lavoro che non sempre si vede, ma che si sente, nei conti pubblici più in ordine, nella fiducia della collettività, nella trasparenza delle regole». Ogni scatto, a parere del ministro, contiene una storia, «ogni mese è uno sguardo su un volto, un gesto, un contesto operativo»: dalla lotta all'evasione fiscale, alle frodi, al contrasto dei traffici illeciti e al presidio della spesa pubblica, fino alla vigilanza su mercati, confini marittimi, terrestri e sulle nuove frontiere digitali. Una «narrazione visiva semplice, diretta, vera», conclude Giorgetti, il cui «obiettivo non è stupire, ma raccontare il complesso agire del Corpo in maniera autentica, con immagini che parlano da sole, che mostrano la vita reale, del servizio fatta di professionalità e umanità». Perché, dietro ogni divisa, c'è una persona.

 

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