sabato 28 marzo 2020
Bloccati dall'Agenzia delle dogane e dalla Finanza quasi 10mila dispositivi per l'intubazione e oltre 360mila paia di guanti chirurgici. Provenivano da Cina e Malesia. Consegnati alla Protezione civile
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I funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli di Gioia Tauro, unitamente ai militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Reggio Calabria operanti nel grande porto della cittadina della Piana, hanno intercettato e requisito due importanti carichi di 19 tonnellate di materiale medico e sanitario, preziosissimo per l'emergenza coronavirus. Si tratta di 364.200 paia di guanti sterili per uso chirurgico provenienti dalla Malesia e di 9.720 dispositivi endotracheali, provenienti dalla Cina, utilizzati per l’intubazione di pazienti con difficoltà respiratorie. Il materiale, contenuto in due container e importato da una società privata, è stato requisito dall'Agenzia delle dogane, e consegnato alla Protezione civile, secondo quanto disposto dal Commissario straordinario Covid-19, con l’Ordinanza 172020, ai sensi degli articoli 6 e 122 del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18. In particolare l'articolo 6 prevede "la requisizione in uso o in proprietà, da ogni soggetto pubblico o privato, di presidi sanitari e medico-chirurgici, nonché di beni mobili di qualsiasi genere, occorrenti per fronteggiare la predetta emergenza sanitaria, anche per assicurare la fornitura delle strutture e degli equipaggiamenti alle aziende sanitarie o ospedaliere ubicate sul territorio nazionale, nonché per implementare il numero di posti letto specializzati nei reparti di ricovero dei pazienti affetti da detta patologia". In base a questo articolo il commissario Domenico Arcuri ha nominato come soggetto attuatore l'Agenzia delle dogane, e quindi la requisizione nel porto di Gioia Tauro rientra in questa attività.

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