lunedì 10 febbraio 2020
Il governatore Zaia a difesa di Maty Fall Diba: «È veneta al 100 per cento».
Modella italo-senegalese non «italian beauty»: espulso consigliere della Lega
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Calci, schiaffi e pugni da parte del branco, forse tre o quattro adolescenti che lo hanno accerchiato e gridavano frasi del tipo "Negro di me...", "Vattene via...", senza che nessuno intervenisse. Solo la telefonata di qualcuno in strada alle forze dell'ordine ha fermato il pestaggio ai danni del ventenne che medicato al pronto soccorso ha avuto una prognosi di 10 giorni.

L'ennesimo caso di aggressione razzista scuote non solo la città di Palermo dove si è verificato (LEGGI QUI). "Quando si agita il peggio, quando le campagne d'odio diventano strumento di lotta politica, cosa ci si aspetta se non che ci sia chi è pronto a raccogliere questo peggio?". Lo dicono Alfio Mannino, segretario generale della Cgil Sicilia, e Mimma Argurio, segretaria regionale Cgil, dopo l'aggressione a Palermo da un ragazzo di origini senegalesi.

Dal razzismo agito a quello non meno pesante che si consuma a colpi di post su Facebook. Daniele Beschin è stato estromesso dal direttivo della Lega di Arzignano, in provincia di Vicenza, che si è riunito d'urgenza e ha deciso di «espellere dal gruppo consiliare» il coordinatore provinciale del movimento di estrema destra Forza Nuova, eletto in consiglio comunale nella lista della Lega alle ultime amministrative.

Questo è l'esito finale della bufera politica che ha travolto il consigliere della Lega e coordinatore di Forza Nuova. Tutto è iniziato quando Beschin ha contestato pubblicamente il sindaco del Comune di Chiampo, Matteo Macilotti per essersi complimentato con la modella, sua concittadina a Chiampo, sempre nel Vicentino, per aver conquistato la copertina di Vogue Italia. Maty Fall Diba, modella, diciottenne di origine senegalese ma residente a Chiampo dall'età di nove anni, è una cittadina italiana «ma soprattutto una bellezza chiampese», aveva scritto Macillotti. Per Beschin no e via con il contrattacco razzista: «Italian beauty? Una gran bella ragazza ma da qui a dire che è una ‘bellezza italiana’ ce ne passa - aveva scritto Beschin in un post -. È una bellissima senegalese. Per me una chiampese doc è una ragazza solare, bianca. Solo un bianco può essere italiano».

Parole pesanti che gli sono costate il posto nel direttivo locale della Lega, come ha ammesso lo stesso Beschin, affermando di essere stato vittima di «giochi di palazzo e per delle guerre fratricide interne alla Lega che non mi riguardano, però - continuando a difendere la sua posizione razzista - di razzismo nelle mie parole non c'era nulla".

Durissimo l'intervento del sottosegretario all'Interno Achille Variati sulla polemica a sfondo razziale scoppiata nel vicentino. "Non può esserci spazio per il razzismo nelle istituzioni della Repubblica italiana. Il razzismo è incompatibile con le leggi della nostra nazione e con la Costituzione che un consigliere comunale si impegna a rispettare".

Anche il governatore del Veneto, il leghista Luca Zaia, ha preso immediatamente le difese della modella Maty Fall Diba: «La Rete è piena di personaggi che dicono stupidaggini. Ci vorrebbe una legge che gli tappasse la bocca. Noi siamo onorati che la modella sia su Vogue. Le auguro una carriera strepitosa, quando può parli del Veneto perché abbiamo bisogno di promozione e difesa identitaria. Per noi è veneta al 100%, figurarsi se sto qui a fare distinzioni su dove è nata, è vissuta o si è formata - ha notato Zaia, ospite del padiglione del Veneto alla Bit di Milano -. È una dei nostri punto e basta. Non condivido quello che ha detto il consigliere».

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