sabato 3 dicembre 2022
Ci sono anche tre dispersi. I naufraghi erano partiti da Sfax e nelle acque gelide sono finite anche tre donne incinte e un bimbo di un anno. La procura di Agrigento ha aperto un fascicolo
Nuovo naufragio a Lampedusa. Si ribalta barcone: 40 finiscono in mare

Ansa archivio

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Nuova tragedia al largo di Lampedusa. Un barcone stracarico di migranti intercettato dalla guardia costiera italiana, inrtervenuta per soccorrere i disperati, si è ribaltato improvvisamente facendo cadere in acqua tutto il suo carico umano. Pare infatti che l’imbarcazione si sia ribaltata quando si è avvicinato il mezzo di soccorso: in quel momento concitato molti dei migranti si sarebbero infatti spostati su un lato. Oltre 40 persone sono state soccorse dal mare. Un mare gelido, con temperature raffreddate anche dal maltempo dei giorni scorsi. Tre persone mancano ancora all’appello.

I naufraghi hanno raccontato di essere partiti da Sfax, in Tunisia, giovedì scorso, il primo dicembre. Tra loro ci sarebbero anche 7 donne - di cui tre incinte - e un bambino di un anno, ora tutti sani e salvi ma ancora sotto choc. -I tre che mancherebbero all’appello potrebbero essere rimasti intrappolati nello scafo della barca ribaltata. Un uomo, colpito da un infarto subito dopo il soccorso è stato trasferito in elicottero all’ospedale di Agrigento, aveva perso conoscenza dopo che era stato recuperato in mare, forse per l’acqua troppo fredda. Rianimato mentre era sulla motovedetta, è stato ritenuto opportuno trasferirlo subito in ospedale. Tutti gli altri migranti soccorsi sono stati invece portati al centro accoglienza di Contrada Imbriacola.

Il procuratore capo, facente funzioni, Salvatore Vella ha aperto un fascicolo d’inchiesta, a carico di ignoti, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato.
«Una barca si è ribaltata a 40 miglia dall’isola: 40 persone recuperate dal mare, mentre si contano 3 dispersə - scrive su Twitter la Ong Mediterranea Saving Humans – La politica europea delle frontiere chiuse uccide ancora: aprite canali d’ingresso legali e sicuri!».

Anche le opposizioni al governo di centrodestra puntano il dito contro le politiche migratorie del nuovo esecutivo. «Com’era quella storiella pubblicata a 9 colonne da un quotidiano della destra? – scrive ‘su Twitter il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra –“Ora c’è la Meloni e non partono più”. Anche oggi davanti alle coste di Lampedusa si piangono degli esseri umani affogati nel Mediterraneo. Sono senza pudore. Chissà cosa si inventeranno ora…».

Intanto è ritornata in mare, a fare soccorsi, la nave della Ong tedesca Sos Humanity. Partita dal porto spagnolo di Burriana è di nuovo nell’area di soccorso del Mediterraneo centrale e si trova ora nelle acque a sud della Sicilia. La nave della Ong battente bandiera tedesca insieme alla Geo Barents era approdata nel porto di Catania lo scorso 5 novembre con a bordo 179 migranti soccorsi, fatti poi scendere “in modo selettivo”. «Nel 2022, la cosiddetta Guardia costiera libica sostenuta dall’Unione europea – punta il dito la Ong tedesca – ha illegalmente respinto più di 20.800 rifugiati in Libia, dove subiscono gravi violazioni dei diritti umani. Sos Humanity chiede all’Unione europea e ai suoi Stati membri di interrompere immediatamente il loro sostegno a questo circolo vizioso di abusi».

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