venerdì 19 marzo 2021
L'Agenzia italiana per i farmaci: non fare uso preventivo o profilattico di farmaci come aspirina, tachipirina o eparina. Il ministero: restano esclusi i lotti sotto sequestro
Anche l'Aifa revoca il divieto di AstraZeneca. Ripartono le vaccinazioni

Reuters

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"Il comitato di Aifa ha ratificato e Aifa ha revocato il divieto d'uso per il vaccino di AstraZeneca". Lo ha detto il direttore generale di AIFA, Nicola Magrini, durante la conferenza stampa organizzata a fine mattinata dal ministero della Salute. Ieri l'Ema, dopo la sospensione delle somministrazioni in via precauzionale in Italia e altri Paesi Ue, aveva dato il via libera alla ripresa delle inoculazioni del vaccino di Oxford.

"La notizia principale da sottolineare è che i benefici del vaccino AstraZeneca superano ampiamente i rischi e quindi il vaccino è sicuro senza limitazioni di età e senza sostanziali controindicazioni per l'uso. Non è associato ad un aumento del rischio trombotico , né ci sono problematiche rispetto ai lotti" ha detto Magrini.

"Nesso causale con eventi rari trombotici non è dimostrato ma saranno avviati ulteriori studi. La preoccupazione giustificata nata dalla segnalazione di questi pochi casi di una certa gravità ha portato alla sospensione della campagna vaccinale in Ue. Ma gli eventi rari si possono conoscere meglio solo dopo l'utilizzo. Non c'è ad oggi un legame causale". Sono stati rilevati 18 casi di trombosi dei seni cavernosi cerebrali e 7 di coagulazione su 20 milioni di dosi inoculate.

Aifa esprimerà nei prossimi giorni un documento ufficiale contro un uso preventivo o profilattico di farmaci come aspirina, tachipirina o eparina, antinfiammatoria. Non c'è motivo di usare farmaci preventivi o dopo la vaccinazione perché non c'è alcun nesso dimostrato". Nell'utilizzo del vaccino AstraZeneca "non ci sono avvertenze speciali, nemmeno per le donne che assumono la pillola anticoncezionale, né per chi ha coagulopatie". "I vaccinati siano tranquilli e sicuri e solo se ci sono sintomi si rivolgano al medico" ha concluso Magrini.

Ripartono le vaccinazioni. Obiettivo: 500mila al giorno

Attorno alle 15 sono ripartite dal drive through della Difesa al Parco del Trenno di Milano, il più grande d'Italia, le somministrazioni con AstraZeneca. A seguire gli altri drive though della Difesa a Roma, Caserta e Cosenza. Una circolare del ministero precisa che le vaccinazioni con AstraZeneca "possono essere riprese con l'esclusione dei lotti al momento posti sotto sequestro, per i quali si resta in attesa delle determinazioni dell'Autorità Giudiziaria".

"Prima del blocco del vaccino AstraZeneca eravamo arrivati a un ritmo di 200mila vaccinazioni al giorno. Ora dobbiamo recuperare il rallentamento di questi giorni e almeno raddoppiare quella cifra" ha detto il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza.

"Non prevediamo modifiche nelle procedure di vaccinazioni - ha aggiunto - ma abbiamo chiesto all'Agenas di aggiornare la parte che riguarda il consenso informato, non solo per quanto riguarda AstraZeneca ma per renderlo anche più agile".

"Credo sia difficile oggi dire quando ciascun cittadino potrà essere vaccinato" ha precisato Rezza. Naturalmente sono state date delle priorità, che sono contestabili ma che servono quando le dosi di vaccino sono limitate: dopo gli anziani si stanno vaccinando insegnanti e Forze armate. Si è poi deciso di procedere per fasce di età decrescenti e persone fragili. Obiettivo è vaccinare 4-500mila persone al giorno, il più possibile entro poco tempo".

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