martedì 4 gennaio 2022
Il prossimo marzo il primo lancio della navicella che nel ’25 riporterà l’uomo sul satellite. Cristoforetti tornerà in orbita ad aprile. A marzo anche l’Esa punta il pianeta rosso
Lo Space Launch System della Nasa, il vettore del programma Artemis Il suo primo lancio dovrebbe avere luogo nel marzo prossimo

Lo Space Launch System della Nasa, il vettore del programma Artemis Il suo primo lancio dovrebbe avere luogo nel marzo prossimo - .

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Con la conclusione trionfale del 2021, contraddistinta dal perfetto lancio del James Webb Space Telescope, la più complessa e costosa macchina da esplorazione del cosmo mai realizzata, per l’esplorazione spaziale il 2022 promette grandi appuntamenti. Molti dei quali vedranno l’Italia protagonista. Dalla nuova missione di Samantha Cristoforetti, sino al lancio del rover europeo “Rosalinda Franklin”, destinato a cercare forme di vita su Marte, il nuovo anno sarà un altro di quelli da record e primati. E proprio nel 2022 che celebrerà l’ultimo sbarco di uomini sulla Luna, con Apollo 17 nel dicembre 1972, ecco ripartire il programma che è l’erede dell’Apollo, e che non a caso si chiama Artemis (Artemide), che nella mitologia è sorella gemella di Apollo. Il lancio del nuovo potente razzo Sls (Space Launch System), con in vetta la capsula “Orion”, che di fatto è la nuova Apollo, era in programma per il 12 febbraio, ma a causa di un problema è stato rinviato a marzo.

Ma un fatto è certo: Sls, erede del grande “Saturn” delle imprese Apollo e la Orion, per questa prima missione senza astronauti, verranno lanciati nel corso del 2022 per una missione che raggiungerà l’orbita lunare. E quindi il primo sbarco di “Artemis”, il settimo di uomini sulla Luna proprio dopo quello dell’Apollo 17, è ora in programma per il 2025, con l’atterraggio lunare anche di un’astronauta donna già in addestramento al Centro Nasa di Houston. Space X, l’azienda di Elon Musk realizzerà l’astronave di allunaggio, una sorta di siluro color metallo come quelli dei vecchi film di fantascienza, mentre molta Europa e molta Italia realizzeranno la futura stazione in orbita lunare e una buona parte della Orion. Sempre la Space X continuerà nel 2022 a garantire i lanci con equipaggio, con la sua capsula Crew Dragon fino alla Stazione spaziale internazionale. Il secondo lancio della “Dragon” del nuovo anno, il 15 aprile, vedrà a bordo la nostra Samantha Cristoforetti, astronauta italiana dell’Esa, che andrà in orbita per una missione di lunga permanenza, con rientro programmato per fine ottobre. Con AstroSamantha partiranno da Cape Canaveral anche gli astronauti statunitensi Kjell Lindgren, Jessica Watkins, e Robert Hines.

L’Italia sarà protagonista anche col suo nuovo razzo “Vega C”, progettato e costruito da Avio a Colleferro (Roma), il cui esordio è in programma tra aprile e maggio dal- la base della Guyana. Della flotta terrestre che ha preso d’assalto Marte nel 2021 (una americana, una cinese e una degli Emirati) ne mancava una, che ha solo ritardato il suo appuntamento marziano di due anni, sia per ragioni tecniche che per la pandemia. Giusto il tempo per far sì che si apra una nuova e favorevole “finestra” Terra-Marte, ed ecco pronta alla partenza (dalla base di Bajkonur, con un razzo russo Proton) la sonda europea ExoMars 2020, dell’Agenzia spaziale europea Esa, che è così diventata ExoMars 2022, e il cui lancio avverrà in settembre, per poi raggiungere Marte, facendovi sbarcare un rover nel giugno 2023. È una missione molto Made in Italy, perché il primo contraente industriale dell’intero programma ExoMars è la Thales Alenia Space Italia, grazie al supporto dall’Agenzia spaziale italiana. Il rover di Exo-Mars avrà un grande obiettivo: andare a caccia di vita biologica sul Pianeta Rosso e darne conferma, anche tramite una trivella costruita da Leonardo (a Nerviano, poco distante da Milano) che perforerà il suolo a una profondità di due metri. Marte resta sempre il grande obiettivo di conquista, non solo da parte delle sonde, ma anche da parte di astronauti.

O forse di “coloni spaziali”, come promette Elon Musk, che nel frattempo continuerà nel 2022 a testare le varie componenti della sua gigantesca astronave StarShip, che ricorda quelle metalliche dei vecchi film di fantascienza, e il suo grande lanciatore Super Heavy, il più grande finora progettato. Procederà l’esplorazione interplanetaria con sonde automatiche, in viaggio nel nostro sistema solare o sulla superficie di Marte, e in agosto si aprirà la “finestra” di lancio per la missione Nasa destinata all’asteroide “Psyche”. Nel 2022 proseguiranno anche le varie missioni di turismo spaziale. In marzo riprenderanno i voli degli spazioplani di Virgin Galactic, stoppati in estate per risolvere problemi tecnici. E sul prossimo volo vi saranno tre ufficiali dell’Aeronautica Militare Italiana, ai comandi del colonnello Walter Villadei.

Ma il loro non sarà turismo: voleranno come ingegneri di bordo, e dovranno lavorare, in quei pochi minuti di assenza di peso del volo balistico, su esperimenti tecnologici realizzati da centri di ricerca e aziende. Avranno quindi compiti operativi, e riceveranno le “ali di astronauta ”. E proseguiranno anche i veri e propri voli spaziali turistici, come quelli “su e giù” di Bezos, con il suo razzo suborbitale: nel 2022 ve ne sono in programma altri 4. Tutto questo mentre altri attori, registi, e imprenditori si prepareranno a nuove opportunità di missioni spaziali vere e proprie, cioè in orbita terrestre e per alcuni giorni, compreso Tom Cruise, la cui missione di alcuni giorni sulla Stazione Spaziale è prevista entro fine anno. La Nasa ha già chiarito: non si possono definire astronauti coloro che vanno in quota a 90 chilometri, seduti, senza toccare nulla e godendosi solo il panorama. Quelli sono “Astro Turisti”. Che non significa essere astronauti di serie B, ma semplicemente un’altra categoria di viaggiatori cosmici che dal 2022, e ancor più nei prossimi anni, diventeranno sempre più numerosi. Nella speranza che possa scendere anche il prezzo del biglietto.

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