martedì 5 agosto 2014
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Due minuti sulla rete televisiva nazionale cinese, roba da far arrossire d’invidia le star del pallone internazionale per i numeri garantiti dall’iniziativa. La notizia del passaggio del pallavolista Wang Chen dal Beijing BAIC Motor Club al Vero Monza volley ha fatto il pieno di ascolti in Cina e la ragione è presto detta: il giocatore in questione è il primo a uscire dal suo Paese per andare a giocare all’estero. Wang Chen, di professione opposto, vestirà la casacca della squadra brianzola nella nuova SuperLega tutta italiana. Comunque vada, è già un successo. Lo testimoniano le aziende di Pechino che hanno deciso di intervenire economicamente per sostenere l’operazione, unica nel suo genere. La Cina - a Monza lo ripetono ormai come un “mantra” - non è mai stata così vicina. Wang Chen, cosa l’ha convinta ad accettare la proposta del Vero Monza? «Una grande opportunità per conoscere un’altra cultura. Un altro modo di vivere la mia disciplina sportiva e fare un’esperienza di vita». Prima di parlare con i dirigenti del club brianzolo, cosa conosceva della pallavolo italiana? «Mi ero fatto un’idea e avevo sentito parlare tanto dell’Italia e di Milano, ma mai avevo sentito parlare del Club Vero Volley». Ha seguito la Nazionale di Berruto nelle fasi finali della World League ? «L’Italia è una delle squadre che ho guardato di più. Hanno sempre un bello stile e modo di giocare. Quest’anno non hanno performato ai massimi livelli, come solitamente fanno, ma rimangono sempre uno dei migliori team al mondo». Qual è stata la reazione della stampa cinese alla conferma del suo trasferimento nel nostro Paese? «Molto positiva. Percepisco un grande sostegno e tutti sono pronti per questa nuova e grande sfida, unica e prima nel suo panorama». Il direttore sportivo Claudio Bonati ne è convinto: 'Wang ci darà grandi certezze anche dal punto di vista tecnico', ha detto in occasione della notizia del suo arrivo. Cosa si sente di poter promettere alla sua nuova squadra? «Il mio obiettivo è di non essere l’unico protagonista della nuova stagione in SuperLega del mio nuovo club, ma sopratutto di contribuire insieme agli altri compagni alla causa del team e di portare al successo la squadra che mi ha dato questa grande opportunità». Si dice che grazie al suo arrivo i rapporti tra Italia e Cina saranno più stretti. Anche e soprattutto per quanto riguarda l’aspetto commerciale. Sente la responsabilità di un’iniziativa che va oltre i confini del campo? «Questa è una bella opportunità di utilizzare lo sport della pallavolo come modo di avvicinare ulteriormente due paesi. E io sono orgoglioso di essere parte di questo progetto». Oggi è facile per gli sportivi cinesi trasferirsi all’estero o ci sono ancora 'resistenze' politiche in questo senso? «Gli italiani sono gente calda. Non mi preoccupo della qualità della vita o di quanto ci metterò ad adattarmi. Sono solo un po’ nervoso per la lingua, ma sono sicuro che ogni cosa andrà bene». Domanda evidentemente ancora troppo scomoda l’ultima per ottenere  una risposta adeguata. La Cina forse non è poi così vicina.
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