lunedì 16 agosto 2010
Valentino ha firmato un contratto di due anni da quasi 13 milioni di euro l'anno e sarà seguito dall'ingegnere Jeremy Burgess e dal team manager Davide Brivio. Il divorzio con la Yamaha dopo sette anni di successi si è consumato a Ferragosto.
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Il matrimonio tanto atteso è stato finalmente annunciato. Valentino Rossi vestirà il rosso nella stagione 2011, ma non è quello della Ferrari, come molti suoi fan e papà Graziano sognavano, ma bensì quello della Ducati. Ha firmato un contratto di due anni da quasi 13 milioni di euro l'anno e sarà seguito dall'ingegnere Jeremy Burgess e dal team manager Davide Brivio. Una bella notizia per tutti i tifosi italiani e soprattutto per quelli che vogliono vedere Rossi stabilmente sulle due ruote. E del resto per chi come il "dottore" ha vinto tutto non può esserci "scommessa" più avvincente di quella di confermarsi con la moto di Borgo Panigale. Un binomio importante che incrementerà ulteriormente l'interesse per la Motogp e lieviterà i tifosi delle "Rosse", visto il seguito che Valentino si porterà con sè. La Ducati ha voglia di tornare nuovamente davanti dopo il primo titolo ottenuto nel 2007 con Casey Stoner, l'unico che è riuscito recentemente a entrare in simbiosi con la moto rossa. Il divorzio tra Valentino e la Yamaha dopo sette anni di successi si è consumato a Ferragosto, ma le tappe che hanno prodotto questo risultato sono diverse. Sulla motivazione c'è poco da dire: i giapponesi hanno deciso di puntare per il futuro su Jorge Lorenzo, che sta comunque dimostrando tutto il suo valore e Rossi non ha proprio gradito. I rapporti tra i due piloti non sono idilliaci ormai da tempo e pur facendo parte dello stesso team i muri dei box sono sempre stati tenuti abbastanza alti. Lorenzo è rimasto dietro al campione, ha saputo aspettare il suo momento e quest'anno ha potuto effettuare il sorpasso. Complice l'incidente del 5 giugno sulla pista del Mugello, quando Rossi, volando fuori pista, si è procurato una frattura esposta e scomposta di tibia e perone della gamba destra. Un incidente che non lo ha messo fuori causa, anzi, tutt'altro... Il campione di Tavullia ha fatto di tutto per affrettare i tempi del rientro tornando in sella dopo solo 32 giorni dopo un infortunio che necessità 4-5 mesi di stop. A poco più di 40 giorni dall'incidente, dopo i test Superbike, la gara al gp di Germania e il quarto posto finale. Poi a una settimana di distanza arriva addirittura il podio, roba da extraterrestri.
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