mercoledì 16 aprile 2014
I Frati minori di San Francesco a Ripa, in Trastevere, potranno così restaurare la Cella (nella foto) dove visse il Poverello. Le donazioni tramite il principale sito Usa di crowfunding.
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Si è conclusa con successo la raccolta fondi internazionale on-line lanciata un mese fa sulla piattaforma Usa Kickstarter dai Frati minori della chiesa romana di San Francesco a Ripa (Trastevere) per finanziare il restauro della Cella dove il Poverello d'Assisi viveva quando, tra il 1209 e il 1223, veniva nella Città Eterna per incontrare il Papa. Sono stati raccolti 130 mila dollari.La scelta di utilizzare donazioni di privati e il principale sito web di crowdfunding è stata motivata dal desiderio dei frati di "condividere il progetto con il maggior numero di persone in tutto il mondo e dalla volontà di rinunciare ai fondi statali che - come spiega il parroco di San Francesco a Ripa, fra Stefamo Tamburo - in questo momento di crisi economica, vanno destinati e utilizzati prioritariamente per progetti pubblici di carattere sociale".La chiesa romana non è di proprietà vaticana ma del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, che possiede in Italia oltre settecento chiese (con le opere d'arte in esse custodite) di grande interesse storico-artistico, tra cui Santa Maria del Popolo a Roma, Santa Chiara a Napoli e Santa Croce a Firenze.In un mese alla colletta on-line (http://kck.st/1cTnhrN) hanno partecipato 1.117 persone, prevalentemente statunitensi, che hanno permesso di raccogliere 130mila dollari; non sono mancate donazioni provenienti da Singapore, Dubai, Russia, America Latina e Italia. Il maggior versamento (20mila dollari) è stato del filantropo newyorkese William Doty in memoria dei suoi genitori Marie e George, ferventi cattolici. La Fondazione della famiglia Doty supporta molte attività di chiese e organizzazioni cattoliche in tutto il mondo. La seconda donazione per importanza è della società britannica Terravision, leader del trasporto turistico e dei servizi per i viaggiatori in transfer dagli aeroporti al centro delle maggiori città europee. Il contributo italiano più generoso proviene da un imprenditore di origine piemontese, con interessi in Sud America, la cui società di costruzioni nei settori dell’energia e delle infrastrutture ha appena festeggiato 120 anni di attività.Il giorno più ricco per la raccolta fondi è stato il 2 aprile, quando il New York Times ha pubblicato l'articolo sulla questua francescana: dal link diretto del giornale sono arrivate 171 offerte per un totale di 23.306 dollari. Tutti i donatori riceveranno una ricompensa in rapporto al contributo versato: dal “certificato” da incorniciare attestante la donazione, a un Cd di musica francescana, dalle t-shirt con il motto “Pax et Bonum” ai portachiavi e ai ciondoli in legno di ulivo realizzati dalle clarisse del monastero di Albano Laziale, e altri regali per le donazioni più generose.Con i fondi pervenuti – al netto delle tasse, delle commissioni trattenute da Kickstater e da Amazon per la gestione del fund-raising e dei costi per i regali destinati ai donatori - sarano subito avviati i lavori di conservazione che prevedono il recupero integrale della Cella di San Francesco e riguardano in particolare le indagini preliminari diagnostiche, la pulitura delle pareti completamente annerite dal fumo delle candele e delle lampade a olio, il consolidamento degli intonaci in fase di distacco, il trattamento di disinfestazione e il restauro del soffitto in legno cassettonato, la pulitura della pietra-cuscino su cui il santo posava il capo durante il riposo, del pavimento in cotto e dell’ingresso della cella.Gli interventi comprenderanno anche l’installazione di un nuovo impianto elettrico con proiettori luminosi, un nuovo impianto di areazione e la realizzazione di una replica della Cella in scala 1:2 per fare la visita virtuale durante la chiusura per il restauro. Completano il progetto di valorizzazione della Casa romana del Poverello d’Assisi, la campagna di comunicazione per far conoscere la Cella in tutto il mondo, l’organizzazione di una conferenza per illustrare scientificamente i lavori di restauro e un ciclo di visite guidate gratuite alla Cella restaurata.Con i fondi raccolti saranno anche sostenuti i progetti di soliderietà internazionale e le attività sociali svolte dalla comunità dei Frati di San Francesco a Ripa. Il restauro durerà circa 5 mesi. L’inaugurazione della Cella restaurata è prevista il 4 ottobre 2014 in occasione delle celebrazioni per san Francesco d’Assisi.

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