Michel Platini, a margine dell'Esecutivo
Fifa, non esclude una clamorosa decisione da parte della
Uefa:
uscire dalla Federazione internazionale come protesta contro la
conferma di Blatter alla presidenza nonostante i recenti
scandali.
La Uefa discuterà cosa fare
Fra una settimana, sabato prossimo a
Berlino in occasione della finale Champions, si riunirà il
comitato esecutivo dell'Uefa che potrebbe, quindi, arrivare a scelte
drastiche. "Io sono il rappresentante dell'Uefa - ha detto Platini al giornale Equipe - Il 6 giugno a Berlino ci saranno discussioni
tra noi e vedremo cosa fare. E vado a questo appuntamento con
animo sereno".
E a
Blatter, che ha addirittura parlato di "campagna
d'odio" da parte della Uefa, Platini preferisce non replicare: "come
Uefa abbiamo sostenuto il principe Alì che è partito da zero
ed è arrivato a 73 voti, è stato un bel risultato".
I francesi stanno con Blatter
Però tra chi ha scelto di nuovo Sepp Blatter come leader assoluto del calcio mondiale, nonostante il clamoroso scandalo della corruzione accumulatosi durante i suoi precedenti quattro mandati, c'è anche
Noel le Graet, presidente della Fff: cioè della federazione di Francia, il Paese cui appartiene anche Michel Platini, numero uno della Uefa e arcinemico dichiarato del discusso plenipotenziario
elvetico.
È stato lo stesso le Graet ad ammetterlo. "Io ho
votato Blatter", conferma senza tante perifrasi in
un'intervista rilasciata al quotidiano sportivo L'Equipè.
"Per me", prosegue, "tra lui e il principe Ali era quella la
soluzione migliore. Ritengo che la Fifa risulterà solida
grazie ai suoi nuovi dirigenti, tra cui alcuni molto validi
provenienti dalla Uefa", sottolinea. Poi l'affondo implicito
anti-Platini: "E penso anche che l'Europa occidentale contro
Blatter si è scatenata un pò troppo, ecco la mia opinione".
Per quanto riguarda le questioni di cui si parla tanto, fino a
prova contraria", taglia corto, "quel denaro non è uscito
dalle casse della Fifa". Sorvolando però sul fatto che la corruzione sia stata di casa tra i massimi dirigenti della Fifa alterando la gestione del calcio a livello mondiale, almeno secondo quando affermato dall'Fbi.
Blatter minimizza le prpprie responsabilità
"Sono qui e continuerò il mio lavoro, a lottare per fare le cose bene. È mio dovere e mia responsabilità rispettare questi obblighi e cercare di
recuperare e rimediare e riportare in alto la reputazione della
Fifa", ha intanto detto stamani il presidente della Fifa Blatter all'indomani
della sua quinta rielezione. Blatter ha ribadito che "le responsabilità
sono personali" e "ognuno risponde delle proprie azioni", "io
non posso rispondere di quello che fanno o dicono gli altri".
"In futuro sarà introdotto un maggior
controllo sui membri del comitato esecutivo, ogni confederazione
sarà responsabile per il comportamento etico e morale dei suoi
membri". Ha concluso, come a sostenere che chi è ai vertici non ha alcuna responsabilità. Strano per un mondo come quello del calcio che da sempre parla anche di responsabilità oggettiva, oltre a quella personale. Ma forse vale solo per chi sta in basso.