venerdì 2 giugno 2017
Il direttore d'orchestra ha avuto un malore improvviso mentre si trovava in visita all'Accademia Carrara di Bergamo. Apprezzato in tutto il mondo, soffriva dalla nascita di spina bifida e cifosi
Il direttore d'orchestra inglese Jeffrey Tate

Il direttore d'orchestra inglese Jeffrey Tate

COMMENTA E CONDIVIDI

Un malore improvviso mentre sitrovava in visita all'Accademia Carrara di Bergamo: è morto così, per un arresto cardiaco, il direttore d'orchestra inglese sir Jeffrey Tate. A nulla sono serviti gli immediati soccorsi del 118. Aveva 74 anni.

Tate aveva diretto le principali orchestre internazionali: dalla London Symphony Orchestra, ai Berliner Philharmoniker. Era stato direttore della English Chamber Orchestra e dell'Orchestre National de France. Aveva anche a lungo lavorato in Italia, a cui era molto legato («sono sopraffatto - diceva - dalla bellezza del vostro Paese, ho un'ammirazione per la sensibilità artistica degli italiani») suonando in tutti i principali teatri, a partire dalla Scala di Milano. In particolare dal 2005 al 2010 era stato direttore musicale del Teatro San Carlo di Napoli e primo direttore ospite (dal 1998 al 2002) e quindi onorario (fino al 2011) dell'Orchestra sinfonica nazionale della Rai.

Tate era affetto dalla nascita, avvenuta a Salisbury il 28 aprile 1943, di spina bifida e cifosi. Questo non gli aveva impedito di studiare pianoforte e composizione nel prestigioso Trinity College di Cambridge e di laurearsi in medicina. E come medico svolge la prima parte della carriera professionale, continuado a coltivare la passione per la direzione d’orchestra, che ben presto diventa la sua occupazione principale.

Gli esordi lo vedono collaboratore di Georg Solti, Colin Davis, Rudolf Kempe, Carlos Kleiber, John Pritchard e Herbert von Karajan poi. Nel 1976 Pierre Boulez lo volle come suo assistente a Bayreuth per il Ring del centenario. L'autentico esordio è nel 1978 l’esordio con Carmen di Bizet a Göteborg.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: